Senza possibilità di evitare il posto di blocco, ha schiacciato a tavoletta sull’acceleratore per farla franca. La sua fuga in auto è però durata poco: i Carabinieri si sono lanciati al suo inseguimento e lo hanno fermato. Quando i militari dell’Arma sono passati alla perquisizione, hanno trovato nel veicolo droga di ogni tipo e un coltellino (in copertina: immagine creata con l’intelligenza artificiale).
Scappa dal posto di blocco e scatta l’inseguimento
Il tutto si è svolto durante le ore notturne fra le strade di Borgo Venezia, quando i Carabinieri della Stazione di Grezzana, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno intimato l’alt a un’autovettura.

Alla guida, un 27enne italiano, già noto agli archivi giudiziari per precedenti penali. Il giovane, invece di fermarsi, ha premuto l’acceleratore, dando il via a un breve inseguimento tra le vie della zona.
27enne trovato con cocaina, crack, eroina e un coltellino
Pochi minuti, ma carichi di tensione. Al termine della fuga, l’auto è stata bloccata e i Carabinieri hanno immediatamente proceduto a un approfondito controllo per comprendere quali potessero essere le causa della tentata fuga.
Ciò che è emerso dal controllo del veicolo ha rapidamente confermato i loro sospetti. Infatti, all’interno dell’abitacolo sono stati rinvenuti:
- 1,3 grammi di cocaina;
- 1 grammo di crack;
- 1 grammo di eroina;
- una somma in contanti di 40 euro, ritenuta provento dell’attività illecita;
- materiale per il confezionamento della droga;
- un coltellino multiuso.
L’arresto
Elementi che, messi insieme, hanno portato all’immediata ipotesi investigativa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi.
Non si sono registrati feriti durante l’intervento, che si è concluso con l’arresto in flagranza del giovane e il sequestro dello stupefacente, del coltello e del denaro.
Il giovane è stato poi condotto nel Tribunale locale, dove è stato giudicato con rito direttissimo dall’autorità giudiziaria scaligera che ha convalidato l’arresto, rinviando il processo al successivo mese di novembre: nel frattempo, il giovane dovrà quotidianamente presentarsi alla Polizia Giudiziaria per adempiere all’obbligo di firma.
Un episodio che mette ancora una volta in luce l’importanza del controllo capillare sul territorio, e l’attenzione quotidiana delle Forze dell’Ordine nel contrasto alle attività illecite che si insinuano tra le pieghe della routine urbana.
Si rappresenta, infine, che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.