Sciopero lavoratori appalto Bluecity: disagi nella catena del freddo
Il Sindacato chiede che siano riconosciute, da parte della vecchia cooperativa e dalla committenza, anche le differenze salariali accumulate per tutti gli anni che i lavoratori hanno operato sotto un regime contrattuale inadeguato.
I 30 di lavoratori dell’appalto Bluecity, magazzino di Palazzina a Verona che opera nella catena del freddo per numerose sigle della grande distribuzione alimentare, hanno avviato questa mattina una mobilitazione per chiedere che siano corrisposti loro gli arretrati salariali dovuti.
Sciopero lavoratori appalto Bluecity
Il 1 settembre 2021 questi lavoratori sono stati infatti oggetto di un cambio appalto che ha visto adeguare, grazie all’intervento del Sindacato, il contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento, da multiservizi a merci-logistica, con conseguenti benefici dal punto di vista soprattutto economico. Raffaello Fasoli, Segretario generale Cgil Filt Verona ha spiegato:
"Ora quello che chiediamo è che siano riconosciute, da parte della vecchia cooperativa e dalla committenza, anche le differenze salariali accumulate per tutti gli anni che i lavoratori hanno operato sotto un regime contrattuale inadeguato. Parliamo di 3-5 anni per ciascun lavoratore per un monte salariale arretrato stimato attorno ai 300 mila euro, pari ad una media di circa 10 mila euro per ogni lavoratore".
Fasoli ha poi spiegato:
"Le prime trattative di 'raffreddamento' hanno dato un esito del tutto insoddisfacente in quanto le controparti (la committenza e la vecchia cooperativa) hanno messo sul tavolo una cifra di appena 60mila euro, meno di un quinto della stima iniziale. Di qui la decisione di avviare la mobilitazione con lo sciopero. Stamattina era presente sul posto di lavoro praticamente soltanto il personale impiegatizio, quindi i camion sono entrati ma non sono stati scaricati, né la merce stoccata. Chiediamo che si ritorni al più presto al tavolo di contrattazione, ma questa volta su basi più realistiche, in modo che la situazione venga quanto prima normalizzata, sia con soddisfazione dei lavoratori che dell'azienda".