Scomparsa di Clara Rossignoli: trovate tracce di sangue in un furgone, si cerca il DNA della 79enne
Le tracce sono state trovate su un mezzo utilizzato da un uomo che aveva una relazione con l’ex compagna del nipote della donna

A oltre quaranta giorni dalla scomparsa di Clara Rossignoli, 79 anni, di Porto di Legnago, le indagini entrano in una fase cruciale. I Carabinieri hanno infatti rinvenuto due tracce biologiche, tra cui una macchia di sangue, trovate all’interno di un furgone utilizzato da un uomo che aveva una relazione con l’ex compagna del nipote della donna.
La Procura di Verona ha disposto accertamenti tecnici irripetibili per estrarre i profili genetici da quelle tracce. L’obiettivo è verificare se la traccia ematica appartenga proprio a Clara Rossignoli. Le analisi sono state affidate alla genetista forense Luciana Caenazzo, incaricata ufficialmente il 26 maggio 2025. I primi test di laboratorio sono iniziati lo stesso pomeriggio.
Scomparsa di Clara Rossignoli
La scomparsa di Clara è avvolta nel mistero dal giorno dell’ultimo avvistamento, l’8 aprile 2025, quando è stata vista al bar del suo quartiere. La scomparsa è stata inizialmente comunicata solo in famiglia e la denuncia ufficiale è stata sporta dalla figlia Marta Nardo il 14 aprile, sei giorni dopo l’ultimo contatto.
Secondo i Carabinieri, la notte tra l’8 e il 9 aprile, nell’abitazione in via Cristani dove Clara viveva con il nipote e la sua ex compagna, ci sarebbe stata una lite per questioni economiche, legata al distacco della corrente.
Il cellulare dell’anziana non è più stato ritrovato, insieme ad altri oggetti personali come la borsa. Il cellulare di Clara Rossignoli ha agganciato per l’ultima volta una cella telefonica alle 2 di notte del 12 aprile, in una zona isolata tra Terrazzo e Marega, nei pressi del fiume.
Un luogo che difficilmente avrebbe potuto raggiungere da sola, soprattutto a quell’ora e che solleva nuovi interrogativi su cosa sia accaduto realmente e chi possa aver condotto l’anziana fin lì.
Gli indagati e le nuove piste
Sono indagati per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere il e la sua ex compagna. Le versioni fornite dai due su quanto accaduto e sui rapporti con Clara risultano in parte discordanti e sono state verbalizzate durante gli interrogatori del 17 maggio, giorno della perquisizione dell’abitazione.
Intanto, l’uomo legato sentimentalmente alla ex compagna – e proprietario del furgone in cui sono state trovate le tracce – è stato ascoltato dai magistrati. I Carabinieri hanno perquisito anche la sua abitazione, ma al momento non è noto se sia formalmente indagato.
Trovate tracce di sangue in un furgone, si cerca il DNA della 79enne
Il confronto del DNA potrebbe rappresentare un punto di svolta nell’indagine. Se il sangue rinvenuto nel furgone dovesse appartenere alla pensionata, sarebbe il primo riscontro oggettivo che potrebbe chiarire cosa sia accaduto dopo l’8 aprile.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Verona e condotte dai Carabinieri di Legnago con il supporto della Sezione investigativa scientifica (Sis) di Verona, proseguono con massimo riserbo ma anche con grande rapidità.