L’oscurità della notte, piazzale Porta Nuova a Verona semi-deserto, pochi passi accelerati e un gesto rapido: un involucro che vola a terra, come a voler cancellare in un secondo la prova di un reato. Ma i Carabinieri della Sezione Radiomobile, in servizio proprio per stroncare il traffico di droga nella zona, non hanno esitato un attimo.
27enne e 45enne trovati con hashish e coltello in piazzale Porta Nuova
È finita così la corsa di un 45enne e un 27enne, entrambi di origine nordafricana e già ben noti alle forze dell’ordine. Il blitz è scattato nel cuore della notte, durante un’operazione mirata contro lo spaccio di stupefacenti in un’area costantemente monitorata da tempo.
Quando la pattuglia si è avvicinata, uno dei due ha tentato invano di disfarsi di un involucro sospetto. Recuperato subito dai Carabinieri, il pacchetto ha svelato il suo contenuto: 60 grammi di hashish, destinati con ogni probabilità alla vendita al dettaglio.
La perquisizione immediata ha fatto emergere altro. Addosso sono state rinvenute:
- due ulteriori dosi di hashish, pari a 0,49 grammi;
- un coltello lungo 15 centimetri, nascosto tra gli abiti.
Il secondo soggetto, anch’egli controllato, aveva con sé:
- 24 grammi di hashish ben confezionati;
- 90 euro in contanti, somma ritenuta frutto dell’attività di spaccio.
Sequestro e arresto
Il tutto è stato posto sotto sequestro: droga, coltello e denaro. Il consolato di riferimento è stato informato, mentre per i due si sono aperte le porte delle camere di sicurezza.
L’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, per uno dei due, anche porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Ora si attende il giudizio per direttissima, previsto per la mattinata di venerdì 12 settembre 2025 nel Tribunale ordinario scaligero.
Un intervento rapido ed efficace, che ancora una volta sottolinea l’importanza del controllo del territorio nelle ore notturne, spesso teatro di attività illecite che l’Arma dei Carabinieri continua a contrastare senza sosta.
Si rappresenta, infine, che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.