In centro a Verona

Scoperto a rubare una bici in via Roma, viene messo in fuga: poi reagisce contro i Carabinieri

A impedirgli di rubare la bicicletta sono stati alcuni cittadini. Nello scappare, ha spintonato alcuni clienti seduti all’esterno di un ristorante

Scoperto a rubare una bici in via Roma, viene messo in fuga: poi reagisce contro i Carabinieri

Una serata tranquilla che si è trasformata in un’improvvisa scena da film d’azione nel cuore del centro storico. Erano circa le 23 di venerdì sera, 5 settembre 2025, quando un 25enne tunisino, visibilmente alterato, ha tentato di rubare una bicicletta parcheggiata in via Roma.

Scoperto a rubare una bici in via Roma

A rovinargli i piani, alcuni cittadini che lo hanno notato mentre cercava di forzare il mezzo e lo costringevano aduna repentina fuga. Nel disperato tentativo di scappare, il giovane ha attraversato la strada e, senza alcun riguardo, ha spintonato alcuni clienti seduti all’esterno di un ristorante intenti semplicemente a godersi il sabato sera, seminando il panico tra i presenti.

Scattate immediatamente le ricerche da parte delle forze dell’ordine, il fuggitivo è stato intercettato poco dopo, quasi nell’immediato, in corso Cavour. Ma anche in quel momento non si è arreso facilmente: alla vista dei Carabinieri della Radiomobile di Verona ha dato in escandescenze e ha opposto attiva resistenza, reagendo con calci, pugni e morsi nel tentativo di sottrarsi al controllo.

Reagisce contro i Carabinieri

Bloccato dopo una breve colluttazione è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e accompagnato nelle camere di sicurezza del Comando Provinciale di via Salvo D’Acquisto, dove ha trascorso la notte.

Nella mattinata di sabato 6 settembre 2025, su disposizione della Procura della Repubblica di Verona è stato condotto innanzi al Giudice del Tribunale scaligero il quale ha convalidato l’arresto, rinviato l’udienza e disposta la liberazione del giovane.

Si rappresenta, infine, che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.