Scoperto ladro nella sala slot armato di flessibile, martello, scalpello e non solo
Il sopralluogo effettuato dai poliziotti ha consentito di accertare che l’uomo era riuscito ad introdursi nella sala slot forzando una porta finestra.
Quando sono entrati nella sala slot, i poliziotti si sono immediatamente resi conto che qualcosa non andava: un flessibile di grandi dimensioni ancora collegato alla presa di corrente, un piccone appoggiato poco distante, un cambiamonete danneggiato, due slot machine forzate, abbandonate a terra, e dei rumori ben udibili provenienti dall’interno.
Scoperto ladro nella sala slot
La perlustrazione dei locali finalizzata alla ricerca del responsabile è iniziata immediatamente ed ha consentito agli agenti delle Volanti di catturare un ventisettenne di origine moldava. È successo ieri mattina, mercoledì 29 settembre 2021 poco prima delle 9, nel club dedicato ai giochi e alle scommesse di Strada Bresciana.
Il sopralluogo effettuato dai poliziotti ha consentito di accertare che l’uomo era riuscito ad introdursi nella sala slot forzando una porta finestra, molto probabilmente con l’aiuto di uno dei numerosi attrezzi che sono stati trovati nel suo zaino in sede di perquisizione – un martello, 2 pinze, cinque cacciavite con punte di diverse forme e misure, uno scalpello, un taglierino, una chiave inglese. Al suo interno gli agenti hanno trovato, inoltre, il denaro del quale, fino al loro arrivo, il ventisettenne era riuscito ad entrare in possesso: più di 2000 euro in monete.
Alla luce di quanto accertato, l’uomo è stato arrestato per tentato furto aggravato e per resistenza a pubblico ufficiale – reato, questo, commesso nel tentativo di sfuggire agli agenti, una volta scoperto. Allo stesso è stato anche contestato il possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Dalle ulteriori verifiche effettuate negli uffici di Lungadige Galtarossa è emerso che il ragazzo in passato era già stato condannato per reati della stessa natura.
Il giovane è comparso questa mattina davanti al giudice che, in sede di rito direttissimo, dopo la convalida dell'arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura del divieto di dimora nel Comune di Verona.