Verona

Scoperto mentre cede una dose, fermato dopo l’inseguimento sferra un pugno in faccia al Carabiniere

Accortosi della presenza dei Carabinieri ha tentato di dileguarsi in sella alla sua bici.

Scoperto mentre cede una dose, fermato dopo l’inseguimento sferra un pugno in faccia al Carabiniere
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I Carabinieri della Compagnia di Verona, alle 11.40 di ieri, domenica 27 giugno 2021 hanno arrestato un tunisino, senza fissa dimora, con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Scoperto mentre cede una dose

Lo straniero, 35enne, disoccupato, pregiudicato, già mezz’ora prima era stato visto vicino ad alcuni tossicodipendenti, ma non essendosi accorto dell’equipaggio della Sezione Radiomobile che lo aveva attenzionato, ha continuato ad armeggiare con strani e sospetti “passaggi” di sostanze da una mano (la sua) all’altra (degli acquirenti).

Accortosi della presenza dei Carabinieri ha tentato di dileguarsi in sella alla sua bici, ma l’immediata reazione dei militari non gli ha dato scampo: dopo un rocambolesco inseguimento di un centinaio di metri, che ha portato l’autoradio anche a percorrere contro mano Corso Milano, gli è stata praticamente sbarrata la strada. Non contento, l’uomo è sceso dal mezzo e ha cominciato a correre per sfuggire ai militari: a quel punto, unitamente ad un altro equipaggio della sezione radiomobile che nel frattempo era stato allertato, gli operanti lo hanno acciuffato.

Ha sferrato un pugno

La reazione di E.K.C. è stata così violenta da ingaggiare una forte colluttazione, durante la quale ha sferrato un pugno in faccia al graduato che ha subito lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. Bloccato e ammanettato, è stato quindi perquisito e trovato in possesso di 6 dosi di eroina confezionate e pronte per essere spacciate, e (forse la vera ragione della sua disperata, folle corsa) danaro contante pari a ben 5675 euro. frutto di precedente attività delittuosa: per di più, due telefonini su cui riceveva le “ordinazioni”.

Tutto è stato sottoposto a sequestro penale, l’arrestato è comparso questa mattina dinanzi al Giudice Monocratico, che ha confermando l’impianto accusatorio e, dopo la convalida, ha disposto la misura cautelare del carcere in attesa di processo che per ora è stato rinviato al 5 ottobre 2021.

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