Scuola Alighieri: adolescenti e bambini insieme?

La reazione della minoranza alla soluzione del sindaco di Villafranca per far fronte all'emergenza aule.

Scuola Alighieri: adolescenti e bambini insieme?
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Nel periodo natalizio il sindaco Roberto Dall’Oca ha anticipato a mezzo stampa che una parte della aule della scuola Alighieri, una primaria, saranno messe a disposizione degli studenti del liceo Medi e che gli alunni di quinta elementare del plesso di Via Prina saranno traferiti presso le Cavalchini-Moro di via Marconi.

Scuola Alighieri: adolescenti e bambini insieme?

"Si tratta di una dichiarazione importante su in tema delicato, che coinvolge le dirigenze scolastiche competenti, le famiglie e gli allievi coinvolti. Una decisione che è arrivata come un fulmine a ciel sereno, dal momento che in consiglio comunale mai si era prospettato, nel concreto, tale scenario - commentano i consiglieri di minoranza delle liste Progetto Villafranca e Idee in cantiere Matteo Melotti, Isabella Roveroni, Paolo Martari, Daniele Pianegonda - Per questo motivo abbiamo protocollato un'interrogazione finalizzata a comprendere sia i motivi delle affermazioni fatte dal primo cittadino, sia la fondatezza delle stesse".

"Serve una riflessione approfondita"

I consiglieri all'opposizione ritengono che serva una riflessione approfondita, poiché si tratta di un investimento che cambierebbe i punti di riferimento non meno che le abitudini di molti concittadini. E ciò, specie se si tiene conto che proprio in questo periodo le scuole raccolgono – sulla base della programmazione interna in merito alla loro offerta formativa – le preiscrizioni per l’anno scolastico prossimo venturo.
"Noi siamo assolutamente favorevoli al potenziamento ed alla riqualificazione del cosiddetto campus delle superiori, vale a dire dell’area che ospita il liceo Medi, l’istituto Bolisani, lo IAL. Una superficie che contempla la presenza anche della scuola primaria Alighieri - proseguono - Al contempo, ci rendiamo perfettamente conto delle esigenze rappresentate dal dirigente del Liceo Medi, che da tempo ha chiesto nuove aule per le didattica alla Provincia (competente per materia), il quale, a quanto ci consta, non avrebbe in animo di procedere, nel breve periodo, con investimenti al riguardo".
E dunque, come sottolineano i consiglieri, si pone seriamente il problema di ipotizzare un accesso a “numero chiuso” per i nuovi liceali, ovvero l’accettazione di tutte le domande che perverranno. Ma in tal caso, bisognerebbe garantire anche il completamento del ciclo scolastico quinquennale.
Per altro verso, prosegue la riflessione dell'opposizione, lo spostamento degli alunni di quinta elementare alle medie, come già fatto anche in altri comuni, se gestito con la giusta cautela ed attenzione potrebbe favorire la loro maturazione in vista del passaggio alla scuola di rango superiore.

Il problema della convivenza fra età diverse

"Non si comprende - sottolinea la minoranza - come possano essere fatti convivere in una struttura obsoleta come è quella della Alighieri gli adolescenti liceali con i bambini delle elementari. E’ di palmare evidenza la differenza di età,
interessi, bisogni, stili di vita, ecc. Il tutto senza considerare che sia gli istituti coinvolti che le famiglie chiamate a scegliere per il futuro dei loro figli hanno necessità di certezze e non di fragili ipotesi".
Partendo da questa considerazione i comsiglieri sottolineano la urgente necessità di conoscere quali siano le iniziative concretamente assunte dall’amministrazione Dall’Oca, la quale "al di là dei proclami, anche in questo caso non risulta che abbia previamente interessato gli enti coinvolti e, ciò che più conta, i genitori degli studenti", come commentano.
"Ci pare un argomento che meriti una discussione ampia e ragionata - concludono - in vista di decisioni che risulterebbero vincolanti per molti e per molto tempo. Chiederemo quindi all’intero consiglio comunale che consenta di poter esaminare la questione in deroga alle previsioni del regolamento consigliare (che imporrebbero, in caso di interrogazione, solamente lo scambio di battute tra interrogante ed interrogato, senza discussione allargata all’assise). Non dimentichiamoci che quando si parla di scuola si dovrebbe mettere sempre al centro di qualsiasi azione il bambino/ragazzo. Confidiamo quindi che l’amministrazione voglia favorire un confronto sereno, per
trovare la migliore soluzione di un problema che è di tutti".

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