Sequestrati a Verona scimmie e cani Beagle sfruttati per la sperimentazione farmaceutica
Al centro dell'indagine l'azienda Aptuit a cui sono stati sottratti dalla procura 25 animali
25 animali portati in salvo da una tragica fine: stiamo parlando di cani e scimmie sfruttati dall'azienda Aptuit di Verona per svolgere sperimentazioni farmaceutiche. A mobilitarsi in soccorso delle povere bestiole l'ente Lav, nominata custode giudiziaria degli animali salvati.
Sequestrati a Verona 25 animali sfruttati per la sperimentazione farmaceutica
Cani di razza beagle e scimmie sottoposti a iniezioni, prelievi, test di tossicità che portano a morte dopo lunghe agonie e impianti elettrici non più removibili.
Ad intervenire la procura di Verona, che ha sottratto 25 animali all'azienda di biotecnologia Aptuit, ora sotto indagine.
La denuncia era partita dalla Lav, un ente no-profit che da anni si impegna nella tutela e nel rispetto dell'animale. L'organizzazione aveva segnalato da tempo l'arrivo di diversi beagle presso l'azienda, depositando due denunce e sollecitando le autorità competenti, il Comune di Verona e i carabinieri forestali a fare chiarezza.
Nel mirino due indagati per maltrattamenti e uccisione non necessaria: la veterinaria e l'ex presidente dell'impresa. Reati sanzionati dal Codice penale con la reclusione fino a 18 mesi o con una multa fino a 30mila euro e con la reclusione fino a 2 anni.
"Sperimentazioni gravi da far sopprimere il cane"
“Questo centro è uno dei più grandi a livello europeo - sostiene Lorenza Zanaboni, responsabile LAV Verona - perché ad Aptuit viene delegato il compito di sperimentare su animali per l'immissione in commercio di nuovi farmaci da parte di oltre 200 aziende farmaceutiche. Alcune di queste sperimentazioni sono classificate come gravi. Gravi al punto che il cane alla fine della sperimentazione deve per legge essere soppresso. Quindi immaginiamoci la devastazione nel fisico che questi animali subiscono, per non parlare della devastazione nella psiche.”
“La notizia della chiusura delle indagini preliminari seguita al sequestro dei 25 animali arriva a tre anni di distanza dalla nostra prima segnalazione - continua Zanaboni - circa l’arrivo di un carico di diversi cani beagle presso l’azienda Aptuit, multinazionale veronese dal fatturato milionario (177 milioni nel 2022) che effettua test su animali per conto di aziende farmaceutiche internazionali. Perché nella città scaligera arrivano così tanti beagle se l’utilizzo di cani e scimmie per fini sperimentali è concesso in deroga solo in specifiche circostanze dal Ministero della Salute? E come vengono utilizzati e mantenuti dall’azienda? E che fine fanno i cani e primati a fine progetto? Per rispondere a queste domande abbiamo sollecitato le autorità competenti, il Comune di Verona e i Carabinieri Forestali dove abbiamo depositato due denunce, a svolgere accurate verifiche e controlli. Anche l’opinione pubblica non è rimasta indifferente: abbiamo organizzato una manifestazione nazionale che ha raccolto l’adesione di numerose sigle animaliste e siamo riusciti a far approvare una mozione a firma del Consiglio Comunale, che ha impegnato il sindaco di Verona a chiedere la liberazione dei cani ad oggi utilizzati in ricerca nell’azienda Aptuit”
Adesso la Lav è stata nominata custode giudiziaria degli animali portati in salvo.