Incredibile

Sfondano il casello A4, tentano la fuga contromano e poi si tuffano nel Mincio

Facevano parte della banda di presunti ladri ritenuta responsabile di numerosi furti con scasso nelle province di Verona, Padova, Venezia, Vicenza, Treviso, Asti, Arezzo e Pordenone

Pubblicato:
Aggiornato:

L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Padova, è scaturita dal furto di due veicoli presso una concessionaria di Cittadella ed un successivo ulteriore furto presso una ditta di Casale sul Sile (TV), consumati nel mese di ottobre 2022.

Sfondano il casello A4, tentano la fuga contromano e poi si tuffano nel Mincio

I successivi accertamenti, anche di carattere tecnico, consentivano di individuare uno dei presunti responsabili di tali reati nonché di ulteriori due furti, uno in abitazione ed uno presso una farmacia, che veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto ad Asti, dove aveva trovato rifugio, per tali fatti già condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione ed oggi detenuto.

Lo sviluppo investigativo ha poi consentito di individuare una banda costituita da soggetti di nazionalità rumena e moldava, dedita a furti di autovetture, ai danni di bar/tabacchi annessi a stazioni di servizio ed assalti alle casseforti di supermercati.

È stato accertato come gli indagati, avvalendosi di veicoli asportati presso concessionarie o private abitazioni, principalmente nelle province del veneto ma con puntate anche in Friuli, fossero riusciti a consumare anche più azioni delittuose per notte. Quello che si ritiene essere il capo del gruppo criminale, un moldavo 30enne con precedenti, era già sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali.

Nel mese di novembre 2022 due indagati venivano intercettati dalla Polizia Stradale di Arezzo sull’Autostrada A1 mentre viaggiavano a bordo di un veicolo rubato. Ne nasceva un inseguimento nel corso del quale i fuggitivi dapprima speronavano i mezzi della Polizia per poi abbandonare il proprio veicolo fuggendo a piedi; a bordo del mezzo abbandonato venivano recuperati 4289 confezioni di sigarette provento di furto per un valore di circa € 24000.

Successivamente, nel mese di dicembre, a Verona la locale Polstrada, lungo l’Autostrada A4, intercettava un veicolo rubato in abitazione ad Arzergrande (PD) ed i soggetti a bordo, dopo una rocambolesca fuga che comportava lo sfondamento della barriera autostradale di Peschiera del Garda (VR) ed una fuga contromano, si gettavano nelle acque del fiume Mincio; mentre uno veniva recuperato dalle acque e tratto in arresto per resistenza, l’altro faceva perdere le proprie tracce. Il soggetto arrestato era un cittadino Moldavo colpito da orine di esecuzione pena, ed è attualmente detenuto presso il carcere di Verona Montorio.

Nella notte del 07.12.2022, dopo un furto presso una tabaccheria di Padova, i militari di Piove di Sacco (PD) effettuavano un blitz presso il covo della banda localizzato a Sant’Angelo di Piove di Sacco (PD) dove veniva rivenuta refurtiva per oltre € 80000 tra sigarette, profumi, materiali di tabaccheria, alcolici, pneumatici rubati, migliaia di biglietti della lotteria istantanea “gratta e vinci” e materiale vario. In quella circostanza due donne, ritenute custodi della merce, venivano deferite all’A.G. patavina per il reato di ricettazione.

Nel corso della complessa attività sono stati sequestrati e restituiti ai legittimi proprietari 14 veicoli oggetto di furto per un valore di € 250000 circa, più di 10000 pacchetti di TLE, € 5000 in contanti e refurtiva varia per un valore stimato di circa € 150000.

La Procura della Repubblica di Padova che ha coordinato le indagini, ha presentato al GIP presso il Tribunale di Padova una corposa richiesta di misure cautelari, contestando in totale agli indagati 48 capi d’imputazione. Con l’accoglimento della tesi investigativa è stata emessa ordinanza applicativa di 5 misure cautelari eseguite in data odierna.

Due misure della custodia in carcere a carico di un moldavo 30enne e di un rumeno 26enne sono state eseguite presso le case circondariali di Padova e Montorio Veronese dove i predetti erano già detenuti per altra causa mentre ulteriori 3 misure dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione alla P.G. sono state eseguite in provincia di Padova.

I destinatari delle misure sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il successivo sviluppo delle attività istruttorie.

Seguici sui nostri canali