Verona

Sgombero e sopralluogo negli spazi esterni del polo universitario Santa Marta contro il degrado

Una situazione di degrado localizzata in particolare nelle aree esterne di un paio di palazzine di proprietà comunale adibite a magazzini della Polizia locale e di un capannone in cui è riposto il materiale utilizzato per l’allestimento in città del Festival Internazionale dei Giochi in Strada – Tocatì.

Sgombero e sopralluogo negli spazi esterni del polo universitario Santa Marta contro il degrado
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Piccoli bivacchi, siringhe abbandonate e tanta sporcizia. E’ questo lo scenario che si sono trovati davanti le assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e alle Politiche sociali Luisa Ceni insieme all’assessore all’Arredo urbano Federico Benini, recatisi questa mattina in sopralluogo negli spazi esterni del polo universitario Santa Marta, in via Cantarane, accanto alla sede della delegazione territoriale della Polizia locale.

Sgombero e sopralluogo negli spazi esterni del polo universitario Santa Marta

Una situazione di degrado localizzata in particolare nelle aree esterne di un paio di palazzine di proprietà comunale adibite a magazzini della Polizia locale e di un capannone in cui è riposto il materiale utilizzato per l’allestimento in città del Festival Internazionale dei Giochi in Strada – Tocatì. Quasi quotidiano il controllo da parte degli agenti della Polizia locale che, proprio nei giorni scorsi, ha effettuato uno sgombero nelle aree di attenzione.

Sul posto, ad accompagnare oggi gli assessori, anche il vice comandante della Polizia locale Massimo Pennella e il vice-commissario Gloria Cordioli responsabile della delegazione Centro.

L'assessore Zivelonghi ha affermato:

“Non è un problema nato oggi, ma che va affrontato con interventi coordinati, in grado di garantire nel tempo la pulizia e la sicurezza di questi spazi. In primis serve un confronto con tutti i soggetti interessati ed è per questo che abbiamo scelto di effettuare insieme un sopralluogo di valutazione L’accesso a questi luoghi è condiviso fra l’Università, la Polizia locale e le associazioni che utilizzano le strutture come sede o deposito. Un via vai di persone e mezzi che rende complesso il monitoraggio e la messa in sicurezza dell’ampia area esterna, in particolare nelle ore notturne e serali. L’utenza che vi si nasconde è trasversale, per età, genere ed etnia. Un contesto sociale ampio, che mostra tutta la stortura e le difficoltà di chi vive ai margini. Per questo serve un lavoro sinergico, che unisca la prevenzione e la sicurezza al recupero e al supporto di chi è in difficoltà. Ringrazio l’assessore Ceni, presente oggi proprio per una prima valutazione del contesto sociale di riferimento. Ringrazio la Polizia locale, per l’attività di monitoraggio svolta quotidianamente e per l’attenzione rivolta verso queste realtà”.

L'assessore Benini ha concluso:

“Mi sono già attivato per predisporre con Amia la completa bonifica dell’area. Si tratta di una realtà conosciuta da tempo, sulla quale l’amministrazione intende intervenire con urgenza, per sanare una condizione inaccettabile, sia dal punto di vista del degrado che della sicurezza. Non è possibile che a poca distanza da una realtà universitaria, nel cuore di un quartiere densamente abitato, possa esistere una situazione di questo genere. Anche questa parte della città deve essere valorizzata. Partiamo da qui, per portare avanti un lavoro molto più organico che coinvolgerà tutta Veronetta”.

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