Squadra mobile

Shock a Verona, allenatore arrestato per violenza sessuale su un calciatore minorenne

Si tratta di un 60enne già condannato nel 2020 per reati della stessa indole, sempre a danno di un ragazzo di una delle squadre di cui era allenatore.

Shock a Verona, allenatore arrestato per violenza sessuale su un calciatore minorenne
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Allenatore di squadre di calcio giovanile indagato per violenza sessuale aggravata e corruzione di minorenne: la Squadra Mobile lo arresta.

Shock a Verona, allenatore arrestato per violenza sessuale

Ieri pomeriggio, mercoledì 22 dicembre 2021, la sezione che si occupa dei reati contro la persona ed in danno di minori della Squadra Mobile di Verona ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Verona, Dr.ssa Paola Vacca, nei confronti di un uomo del ‘61 residente a Verona, per reati di violenza sessuale e corruzione di minorenne in danno di un minore, da lui allenato. L’uomo risulta già condannato con sentenza non definitiva nel 2020 per reati della stessa indole, sempre in danno di un ragazzo di una delle squadre di cui era allenatore.

Ha sfruttato il suo ruolo di mister

Dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile e coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Verona, Dr.ssa Maria Federica Ormanni, è emerso che l’uomo abusava del minore proprio sfruttando il suo ruolo di allenatore della squadra di calcio, offrendo al minore passaggi in auto per gli allenamenti ed ospitandolo a cena a casa propria. In quelle occasioni l’uomo, dapprima instaurava un rapporto confidenziale, carpendo la fiducia del ragazzo, in seguito lo induceva a compiere atti sessuali, fino a mostrargli video pornografici e a subire rapporti sessuali.

Abusi per anni...e potrebbero esserci altre giovani vittime

Le violenze erano iniziate quando il ragazzo aveva circa 11 anni e si erano protratte per anni, anche in pendenza di un precedente processo per condotte analoghe commesse anni prima, sempre in danno di un ragazzo da lui allenato.

Le indagini sono tutt’ora in corso in quanto non si esclude che possano esservi altri minori vittime di analoghi gravissimi comportamenti da parte dell’uomo, posti in essere grazie al ruolo ricoperto ormai da anni nell’ambito di diverse squadre di calcio giovanili. L’indagato, terminate le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

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