Si finge Carabiniere e truffa un’83enne. Poi torna da lei per rubarle altri soldi, ma in casa ci sono i veri Carabinieri
Aveva già raggirato un'anziana di Verona facendole credere che il nipote fosse in arresto: tenta un secondo colpo, ma viene arrestato dai Carabinieri e trovato con gioielli e cocaina

Nel pomeriggio di lunedì 28 aprile 2025, un 35enne italiano è stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Verona, con l'accusa di truffa aggravata continuata e resistenza a pubblico ufficiale. Il 35enne è stato anche denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Si finge un Carabiniere e truffa un'83enne
La truffa messa in atto ricalca uno schema purtroppo noto: una persona anziana riceve una telefonata da un presunto carabiniere o avvocato, che le racconta che un parente stretto è stato arrestato per aver causato un grave incidente stradale. Per evitare conseguenze giudiziarie, viene richiesta con urgenza una somma di denaro. Una volta convinta la vittima, un complice si reca a casa sua per riscuotere contanti e gioielli.
Questa volta però, i truffatori hanno esagerato. Una donna veronese di 83 anni, già vittima della stessa truffa la settimana precedente — durante la quale aveva perso 30mila euro in preziosi — è stata contattata di nuovo con la scusa che il denaro versato non bastava.
Il nipote chiama i Carabinieri e scatta la trappola
La donna ha finto di accettare la richiesta, ma ha avvertito il nipote, che a sua volta ha chiamato i Carabinieri. I militari si sono nascosti sotto casa e hanno atteso il truffatore: quando l’uomo si è presentato per riscuotere altri gioielli, lo hanno bloccato.
Nel suo zaino sono stati trovati diamanti e monete d’oro per un valore stimato di 64.000 euro, prontamente restituiti alla donna. Nella sua auto, parcheggiata poco distante, i Carabinieri hanno rinvenuto 4,25 grammi di cocaina, già suddivisi in dosi e pronti per essere venduti.
Dopo le formalità di rito, il 35enne è stato portato nella Casa Circondariale di Verona Montorio, a disposizione della Procura della Repubblica di Verona. La droga è stata sequestrata e, dopo le analisi di rito, verrà distrutta.