Sindrome del bambino scosso, anche l'Azienda ospedaliera di Verona in campo per la sensibilizzazione
"Il pianto incontrollato può portare all’esasperazione del genitore ma per calmare il neonato scuoterlo è un errore madornale"

Lunedì 7 aprile 2025 si sono concluse le Giornate nazionali di prevenzione per la "sindrome del bambino scosso", Shaken Baby Syndrome, organizzate Terre des Hommes e SIMEUP (Società Italiana di Medicina di Emergenza Pediatrica), supportati da: ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatrici) e della rete Ospedaliera contro il Maltrattamento Infantile.
Sindrome del bambino scosso
L'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona ha voluto partecipare a questa campagna di sensibilizzazione. Infatti, al padiglione 30 dell'Ospedale della Donna e del Bambino era allestito uno stand a cui partecipava l'equipe del Dott. Pierantonio Santuz, direttore del Pronto Soccorso Pediatrico, che ha voluto affermare:
"Il pianto incontrollato può portare all’esasperazione del genitore ma per calmare il neonato scuoterlo è un errore madornale. Il cervello del lattante è infatti ancora morbido e le scosse possono dare danni permanenti, fino anche a esiti fatali. Più della metà dei casi riporta conseguenze permanenti. Purtroppo, è difficile avere dati certi perché gli stessi genitori spesso non si accorgono del problema, se non dopo qualche giorno quando il bambino presenta altri sintomi".
La Shaken Baby Syndrome (SBS) avviene quando un genitore o un adulto provano a scuotere un neonato per farlo smettere di piangere, non capendo che si potrebbe fare molto male al bambino. Questi casi sono più comuni tra le 2 settimane e i 6 mesi dalla nascita poiché è il periodo in cui i bimbi piangono di più.
Di fatto, in questa prima fase della loro vita, non hanno ancora sviluppato e rafforzato i muscoli del collo e quindi, scuotendoli, si rischia di danneggiare gravemente il cervello, che è ancora di consistenza gelatinosa, che potrebbe sbattere contro le pareti craniche. Inoltre, la struttura ossea non è ancora pienamente sviluppata, rischiando così danni alla colonna vertebrale.
Se un bambino venisse scosso, potrebbe causargli danni permanenti, come: disturbo dell'apprendimento, disabilità fisiche, danni alla vista o cecità, disabilità uditive, disturbi del linguaggio, paralisi cerebrale, epilessia, disturbi comportamentali, ritardo psicomotorio e ritardo mentale, ma addirittura la morte.
Se volete capirne di più potete visitare il link di Terre de Hommes: https://nonscuoterlo.terredeshommes.it/per-saperne-di-piu/che-cose-la-shaken-baby-syndrome/