Smog alle stelle, ulteriori limitazioni in arrivo?

Sotto accusa impianti di riscaldamento ma soprattutto le vecchie auto

Smog alle stelle, ulteriori limitazioni in arrivo?
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Sotto accusa impianti di riscaldamento ma soprattutto le vecchie auto

Con l’arrivo della stagione fredda e delle prime nebbie, complice il ristagnamento dell’aria, si torna a parlare di inquinamento atmosferico e delle famigerate PM10, le polveri sottili che tanti problemi creano alle nostre vie respiratorie.

Sotto accusa impianti di riscaldamento ma soprattutto le vecchie auto. La domanda sorge spontanea. Ma quante sono le auto inquinanti nel mio comune? Qual è il comune del nord ovest veronese che ha le auto più vecchie che di conseguenza inquinano di più? Perché tante auto inquinanti, euro 0 ed euro 1 o 2 in circolazione ancora?

Andando a spulciare i dati riportati dal sito web, Aci.it e riferiti alla nostra provincia, estrapolando i nostri 12 comuni, notiamo che è Villafranca a detenere il maggior numero di auto euro 0 (quindi che inquinano di più) seguita da Bussolengo, Sona e Isola della Scala. Ma sempre Villafranca, che ha una popolazione di 33.114 abitanti, ha anche 571 auto euro 6 e 4.813 euro 5, le meno inquinanti ed è pure il comune che ha il minor numero di veicoli ogni mille abitanti, solo 55 contro i 1853 di Buttapietra ed i 1.515 di Povegliano Veronese.

Il comune che ha invece il minor numero di auto virtuose dal punto di vista ambientale, vale a dire euro 6, è Nogarole Rocca. A metà strada nelle classifiche si trova Valeggio sul Mincio, che si trova al quinto posto per presenza di auto inquinanti, euro 0, ma è anche al quinto posto per auto euro 6 ed ha un alto numero di euro 5 ed euro 4.

Nella giornata odierna (giovedì 15 dicembre), Arpav fa sapere che ci troviamo ancora sotto l’influenza di un’area di alta pressione: il tempo è stabile con nebbie in pianura, senza precipitazioni e venti significativi. Tale situazione continuerà a favorire il ristagno delle polveri sottili, parzialmente contenuto dalla deposizione umida favorita dalle nebbie. Le concentrazioni di PM10 saranno stazionarie o in leggero aumento rispetto a ieri, assumendo valori prossimi al valore limite giornaliero, o localmente superiori, specie nei maggiori centri urbani.

Ai fini di ridurre la durata e la gravità degli episodi prolungati di superamento del valore limite giornaliero di PM10 è necessario ridurre l’uso dei veicoli a motore privati utilizzandoli solo per gli spostamenti strettamente necessari, preferendo forme alternative di mobilità più sostenibile (trasporto pubblico, spostamenti in bicicletta e a piedi), specialmente nelle brevi tratte; spegnere i motori dei veicoli merci durante le fasi di carico/scarico e degli autoveicoli per soste prolungate in corrispondenza di passaggi a livello e di particolari impianti semaforici; ridurre le ore di funzionamento degli impianti di riscaldamento domestico, disattivandolo in assenza di persone; ridurre la temperatura massima nei locali; limitare al massimo l’utilizzo di stufe e caminetti alimentati a biomasse (legna, cippato, pellet ecc.) se, nell’edificio, sono presenti altri sistemi di riscaldamento meno inquinanti (metano); nel caso di utilizzo di apparecchi a legna minimizzare le emissioni derivanti dalla combustione, attraverso l’utilizzo consapevole dell’impianto.

Per tentare di arginare il fenomeno dell’inquinamento dalle polveri sottili i sindaci della provincia hanno sottoscritto il 27 ottobre scorso una ordinanza che regola la circolazione delle auto più inquinanti, le euro 0, euro 1 ed euro 2 insieme ai ciclomotori ed alle moto euro 0. A questi nel periodo che va dal 27 ottobre al 31 marzo del 2017 sarà vietata la circolazione nelle fasce orarie che vanno dalle 9 alle 12, il mattino e dalle 14 alle 17.30 il pomeriggio, escluse le giornate festive con un ponte tra Natale e l’Epifania. 

Le sanzioni per chi non rispetta le ordinanze anti PM10 sono piuttosto salate. Si va da 164 euro sino a 663 con possibilità per chi reitera la violazione, anche di sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni. 

Al momento non sono previste ulteriori limitazioni, ma se le pioggie non dovessero arrivare ed il livello di PM10 dovesse salire ancora, facilmente verranno presi nuovi provvedimenti.

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