Sommerso turistico: l'indagine di Federalberghi

Sono gravi i rischi per i turisti, i lavoratori, la comunità e il mercato.

Sommerso turistico: l'indagine di Federalberghi
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Sommerso turistico: l'indagine di Federalberghi. Sono gravi i rischi per i turisti, i lavoratori, la comunità e il mercato.

Show hospitality

Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha consegnato al Ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio, un rapporto sulla shadow hospitality, insieme ad un elenco di quasi 400mila appartamenti italiani disponibili su Airbnb ad agosto 2018.

“Abbiamo censito le strutture parallele che vendono camere in rete - afferma Bocca - e mettiamo questo elenco a disposizione di tutte le amministrazioni nazionali e territoriali, nonché delle autorità investigative competenti, che desiderano fare luce sul fenomeno”.

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Dati

I dati di questa analisi sono impressionanti: nei soli Comuni del Lago di Garda Veneto nel mese di agosto 2018 erano disponibili su Airbnb 2418 alloggi, numero in crescita del 160,84% rispetto ad agosto 2016, in cui ne erano pubblicati 927.

Di questi 2418 alloggi, 2.074 (85,77%) sono riferiti ad interi appartamenti; 1.207 (49,92%) sono disponibili per più di sei mesi; 1.671 (69,11%) sono gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio.

Criticità deleterie per tutti

La reazione del Presidente di Federalberghi Garda Veneto, Marco Lucchini, alla lettura di questi dati, è immediata: “questi numeri bastano da soli a far supporre che la grande maggioranza delle offerte non rispondano ad un bisogno e non soddisfino le aspettative della sharing economy, ma siano attività economiche a tutti gli effetti, che molto spesso fanno capo ad inserzionisti che gestiscono più alloggi. Tra l’altro non è vero che con questa tipologia di soggiorno si condivide l’esperienza con il titolare: la maggior parte degli annunci pubblicati su Airbnb si riferisce all’affitto di interi appartamenti, in cui non abita nessuno; non è vero che si tratta di attività occasionali: la maggior parte degli annunci si riferisce ad appartamenti disponibili per oltre sei mesi all’anno e non è vero che le nuove formule compensano la mancanza di offerta: sul Lago di Garda non c’è nessuna penuria di offerta. Ne consegue che il consumatore è ingannato in quanto viene tradita la promessa di vivere un’esperienza autentica a contatto con la proprietà e vengono eluse le norme poste a tutela del cliente, dei lavoratori, della collettività, del mercato. Basti pensare al dilagare dell’evasione fiscale e quindi della concorrenza sleale, perché questi alloggi, a scapito di professionalità e sicurezza, possono offrire prezzi inferiori mettendosi in concorrenza soprattutto con gli hotel a due o tre stelle e cioè la maggioranza delle strutture del nostro territorio, danneggiando tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza. A questo punto la speranza è quella che venga istituito al più presto un registro nazionale degli alloggi turistici e adottate misure che pongano un argine allo spopolamento dei nostri territori dovuto al fatto che non si trovano appartamenti in affitto per le giovani famiglie, altro problema che inizia a farsi sentire. l’intervento del ministro Centinaio mi ha fatto ben sperare, in quanto ho trovato una persona che comprende le problematiche della categoria e dimostra la seria volontà di portare a termine le questioni in sospeso.”

Abusivismo

Il dilagare incontrollato di alloggi occasionali, spesso non in regola, preoccupa molto la categoria degli albergatori soprattutto dopo una stagione, come quella che sta terminando, che non ha certo brillato per numero di arrivi come le due stagioni precedenti.

Calo dell'occupazione

Secondo l’osservatorio GardaPass Booking che fa capo a Federalberghi Garda Veneto e la piattaforma di aggregazione e analisi dei dati per l’industria turistica H-Benchmark, l’andamento dell’occupazione delle strutture ricettive da marzo ad agosto 2018 ha subito un calo del 8/9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel mese di agosto 2018, ad esempio, il tutto esaurito si è verificato in pochissimi casi e anche nelle date prossime al ferragosto si potevano trovare senza grosse difficoltà camere disponibili che non sono state coperte neppure con il last minute.

Settembre: tra le scelte dei turisti

Pur non avendo dati ufficiali che riguardano il mese di settembre, gli albergatori prevedono un risultato abbastanza positivo grazie anche ad un tempo atmosferico favorevole. I turisti sembrano apprezzare sempre di più i vantaggi di una vacanza a settembre quando oltre ai prezzi più competitivi possono godere della bellezza dei luoghi con maggiore facilità essendoci meno traffico e meno affollamento. Il prolungamento della stagione turistica dovrebbe compensare, in parte, i risultati dei mesi di luglio e agosto che non hanno soddisfatto le aspettative.

La promozione deve essere continua

Il presidente Lucchini: “dispiace molto dover dire ce lo aspettavamo. Era inevitabile, dopo aver vissuto per qualche anno di rendita ora iniziamo a pagare gli interessi per una prolungata mancanza di promozione organizzata. Dobbiamo attivarci per programmare al più presto una promozione incisiva, a lungo termine e mirata verso zone strategiche come il Nord della Germania, la Danimarca, la Svezia e la Norvegia. È necessario attivare da subito la DMO del Lago di Garda, non possiamo più perdere tempo perchè ormai siamo in ritardo anche per la stagione 2019 e soprattutto non possiamo più essere in balia degli eventi! Per il mercato turistico la visibilità è fondamentale e territori a noi vicini come Spagna, Francia e Croazia hanno investito molto in promozione, contrariamente a noi.”

 

 

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