Fermati per un controllo

Sorpresi a San Bonifacio dopo il coprifuoco fingono di essere di ritorno dall’ospedale

La perquisizione ha permesso di scoprire 10 confezioni in cellophane termosaldate, contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Sorpresi a San Bonifacio dopo il coprifuoco fingono di essere di ritorno dall’ospedale
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Nella notte di ieri, mercoledì 20 gennaio 2021 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Bonifacio, hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un cinquantaquattrenne italiano, pregiudicato, residente a Verona.

Sorpresi in auto a San Bonifacio

Il soggetto a bordo di una autovettura condotta da una sua conoscente, una volta fermato per il controllo, spiegava ai Militari di essere perfettamente a conoscenza delle misure normative previste per il contenimento del contagio da Covid-19, ma che la donna, trovata alla guida dell’auto, era da poco uscita dall’ospedale di San Bonifacio, dove si era recata a causa di un improvviso malore, presentando anche autocertificazione in tal senso.

I successivi accertamenti espletati dai Carabinieri, permettevano di appurare come la donna non si fosse mai presentata presso la citata struttura sanitaria.

La perquisizione

Le successive operazioni di perquisizione permettevano poi di rinvenire nella disponibilità dell’uomo 10 confezioni in cellophane termosaldate, contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina, pronte ad essere cedute ad eventuali acquirenti. Alla luce di quanto riscontrato, l’uomo veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in concorso con la sua conoscente, quarantaquattrenne, pregiudicata e residente a Badia Calavena, deferita in stato di libertà per il medesimo reato.

Entrambi venivano denunciati anche per il reato di false dichiarazioni a Pubblico Ufficiale, avendo presentato ai Militari una autocertificazione palesemente falsa e sanzionati per aver violato la normativa relativa alle misure urgenti di contenimento del contagio da Covid-19. Ieri mattina si è celebrato il rito direttissimo, per il prossimo maggio è stata fissata la definizione del processo.

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