Spaccia al parco, una nonna lo vede e lo fa arrestare

Il pusher agiva in un luogo particolarmente affollato di bambini e mamme

Spaccia al parco, una nonna lo vede e lo fa arrestare
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Il pusher agiva in un luogo particolarmente affollato di bambini e mamme

A chiamare il 113 ieri pomeriggio e segnalare la presenza sospetta di un pusher all’interno del parco giochi comunale “San Marco”, che si trova nell’omonima via, a Verona, a quell’ora particolarmente affollato di bambini e mamme, è stata una nonna con i suoi nipotini.

Immediato l’arrivo sul posto di una Volante della polizia i cui operatori hanno subito individuato il sospetto che, probabilmente aveva scelto quel luogo per le sue illecite attività, credendo di potersi meglio confondere o di passare inosservato. Suo malgrado, così non è stato grazie alla viva attenzione della nonna che ha, quindi, allertato la polizia.

I poliziotti hanno condotto l’uomo in Questura anche perché sprovvisto di documenti per l’identificazione e una volta in sede l’hanno perquisito, trovandogli addosso e nel borsello, quattro dosi di eroina, per complessivi 2,71 grammi, ed un telefonino cellulare. Un secondo telefonino, invece, l’uomo lo stava usando all’arrivo degli agenti; più precisamente, alla vista dei polizotti che gli andavano incontro, il pusher ha estratto la scheda SIM Card per poi gettarla tra le sterpaglie.

L'uomo si chiama Naouri Rachid, nato in Tunisia il 18.7.1981, pregiudicato per reati inerenti gli stupefacenti e già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria per un analogo episodio avvenuto oltre un mese fa ed accertato dalla Guardia di Finanza di Verona.

Il 36enne è stato condannato per direttissima alla pena di sei mesi di reclusione.