San Bonifacio

Spara al connazionale e minaccia i Carabinieri con la stessa arma: arrestato

Teatro della vicenda, un casolare abbandonato a San Bonifacio. In manette un 40enne nordafricano disoccupato e sotto l’effetto di stupefacenti.

Spara al connazionale e minaccia i Carabinieri con la stessa arma: arrestato
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San Bonifacio: rintracciato dai Carabinieri dopo aver sparato ad un connazionale, li minaccia con la stessa arma. Arrestato.

Spara al connazionale e minaccia i Carabinieri con la stessa arma

Ha provato a sottrarsi alla cattura minacciando i Carabinieri con una carabina, un quarantenne nordafricano, con precedenti di polizia, disoccupato, il quale, sotto l’effetto di stupefacenti, mercoledì scorso aveva sparato un colpo all’indirizzo di un connazionale ferendolo ad una mano. Gli uomini del Comando Compagnia Carabinieri di San Bonifacio, tuttavia, dopo averlo immobilizzato e disarmato lo hanno arrestato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale nonché detenzione abusiva di armi.

L'episodio mercoledì in un casolare abbandonato

Teatro della vicenda, un casolare abbandonato nel centro sanbonifacese dove l’uomo, dopo la denuncia del connazionale, era stato rintracciato nella serata di ieri dai militari dell’Arma che, al loro arrivo, venivano accolti sotto la minaccia dell’arma imbracciata dall’individuo, risultata poi essere una carabina ad aria compressa cal.4,5, classificata come arma comune da sparo, carica e pronta all’uso.

Spara al connazionale e minaccia i Carabinieri con la stessa arma: arrestato

Nel corso della perquisizione, seguita all’arresto, sono state rinvenute anche altre repliche di armi prive del tappo rosso e numeroso munizionamento.

Obbligo di firma per lui

L’autore dell’episodio è comparso stamani davanti al Giudice del Tribunale scaligero il quale, nel corso dell’udienza svoltasi col rito “direttissimo”, ha convalidato l’arresto applicando all’imputato il provvedimento cautelare dell’obbligo di firma in attesa dello svolgimento del dibattimento. Dovrà, inoltre, rispondere anche dell’accusa di lesioni aggravate nei confronti del connazionale.

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