La svolta dopo tre anni

Sparisce per tre anni con la figlia dopo una "vacanza" in Thailandia: 42enne condannata a 4 anni

Oltre alla condanna, la donna ha perso la potestà genitoriale nei confronti della figlia. Inoltre, dovrà pagare 70mila euro di risarcimento all'ex marito

Sparisce per tre anni con la figlia dopo una "vacanza" in Thailandia: 42enne condannata a 4 anni
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Una madre, accusata di sottrarre la figlia al padre e portarala in Thailandia, è stata condannata a quattro anni di reclusione e a un risarcimento di 70mila euro. La donna, che aveva interrotto ogni comunicazione con l'ex marito dopo aver promesso una semplice vacanza, ha portato alla separazione della bambina dalla sua famiglia per oltre tre anni (in copertina: immagine di repertorio).

Dopo tre anni, la svolta

Nel 2021, una donna di 42 anni, madre di una bambina che all'epoca non aveva ancora compiuto dieci anni, partì per la Thailandia, promettendo al marito che si trattava di una semplice vacanza. Da quel momento, il padre non ebbe più notizie né della figlia né della moglie.

Un viaggio che si trasformò in un'odissea di silenzi e richieste di denaro, mentre la bambina, lontana dal padre, viveva assieme alla 42enne senza poter mantenere alcun contatto stabile con la famiglia d’origine.

Nessun confronto diretto

La vicenda ha avuto un lungo e doloroso sviluppo. Nonostante il suo legale d'ufficio fosse a conoscenza delle accuse e delle notifiche del processo, la donna ha scelto di non rispondere mai alle comunicazioni legali e ha evitato ogni confronto diretto con l'ex marito o con il suo avvocato. In questi tre anni e mezzo, le uniche comunicazioni che il padre ha ricevuto dalla donna erano legate a richieste economiche, ma mai una parola sulla figlia o sul suo ritorno in Italia.

Il padre non ha mai smesso di cercare la bambina, tanto da spingerlo pure in Thailandia nel tentativo di incontrarla. Tuttavia, nonostante un apparente concessione della 42enne a vedere la figlia, l’incontro non si è mai realizzato. Non solo, a incontro non riuscito, il padre aveva pure ricevuto un messaggio che chiudeva definitivamente ogni possibilità di riavvicinamento: "Scusa, ma non se ne fa niente".

Condannata a 4 anni

Determinato a non arrendersi, il padre si è rivolto alle autorità italiane e thailandesi, coinvolgendo anche l'Ambasciata italiana e i servizi internazionali per la protezione dei minori. Finalmente, a seguito di un lungo periodo di indagini e difficoltà burocratiche, è stato possibile ascoltare la bambina in più occasioni.

Dopo più di tre anni, finalmente, la giustizia ha emesso il suo verdetto, condannando l'ex moglie a 4 anni di reclusione per sottrazione internazionale di minore, con una somma di 70mila euro da versare come risarcimento al padre. Inoltre, la donna ha perso la potestà genitoriale sulla figlia.

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