Spisal alla Residenza Marangoni: struttura promossa a pieni voti
La struttura è stata chiusa agli esterni in largo anticipo rispetto alle prescrizioni normative.
La visita ispettiva per verificare le procedure messe in atto.
Salvaguardia dei lavoratori
Lo Spisal, nella giornata di lunedì 15 giugno 2020 ha svolto una visita ispettiva per verificare tutte le procedure messe in atto per la salvaguardia dei lavoratori dal covid-19: la Residenza Marangoni è risultata nuovamente in perfetto ordine. Dopo le visite di ULSS9, dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni di Padova e del medico coordinatore di zona, tocca allo SPISAL che ha riscontrato una Struttura che applica procedure rigorose ed innovative, chiusa agli esterni in largo anticipo rispetto alle prescrizioni normative, ove il rispetto di tutti i protocolli anti-COVID19 è garantito in un clima di serenità e amorevole normalità.
Premiata la chiusura anticipata
La responsabile dei servizi socio-assistenziali e formativi dell’Ente, Francesca Malesani, ha spiegato:
“Dopo una procedura pre-ingresso alla quale si sono sottoposti anche i medici dello SPISAL, sono stati verificati minuziosamente tutti i piani organizzativi messi in atto dall’ente per minimizzare il contagio da COVID-19 per ospiti e lavoratori. E' stata un ispezione rigorosa al termine della quale siamo stati valorizzati in particolare per la scelta di chiudere con anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge e di agire con procedure che hanno salvaguardato la salute di tutti senza mai far perdere sorriso e serenità ai residenti, alcuni ospiti hanno intrattenuto con piacere ed ironia gli inattesi visitatori, mostrando dipinti e lavori svolti negli innumerevoli laboratori occupazionali svolti in questi mesi di quarantena”.
Valutata la ripresa dei colloqui con la famiglia
Un controllo che ha valutato anche le modalità con le quali l’Amministrazione sta garantendo la ripresa dei colloqui con i famigliari in presenza ed assoluta sicurezza. Don Marco Preato, presidente e legale rappresentante dell’Ente, ha spiegato:
“Tutti i lavoratori in questi mesi hanno dato prova di doti umane e professionali uniche, molto spesso abbiamo lavorato anticipando le prescrizioni degli esperti e, grazie al confronto continuo tra direzione, collaboratori, medico e cda, siamo riusciti a mantenere un clima di calore famigliare nonostante le molte tensioni che si vivevano fuori, un lavoro di cura encomiabile, troppo spesso dimenticato o peggio sottovalutato da certa opinione pubblica”.
Ospiti e lavoratori negativi
Il direttore Tomas Chiaramonte ha concluso:
“Il secondo screening di tamponi conferma che ospiti e lavoratori dell’ente permangono negativi al Covid-19. Riscontriamo con soddisfazione che le contromisure adottate hanno funzionato e stiamo lentamente tornando alla normalità. Dopo la crisi sanitaria dovremo affrontare quella economica, ma non perdiamo la speranza: crediamo nelle Istituzioni e nella sensibilità che sapranno dimostrare ad un mondo che è stato determinante per consentire ad un sistema sanitario in piena emergenza di reggere il peso della pandemia. Siamo consapevoli che è solo grazie alla collaborazione e alla grande sintonia sviluppata negli anni tra ospiti, famigliari, cittadinanza e 'personale di cura' che le Residenze come la Marangoni potranno continuare a svolgere la loro missione di difesa della vita, della dignità e della serenità delle persone che ci sopravanzano nel sentiero della Storia”.