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Strage di Castel d’Azzano: Luisa Ramponi ha lasciato l’ospedale, primo interrogatorio in carcere

Si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Intanto gli avvocati dei fratelli prendono le distanze e chiedono i domiciliari, ma la Procura è convinta che senza il loro aiuto la 59enne non possa aver messo in atto l'esplosione

Strage di Castel d’Azzano: Luisa Ramponi ha lasciato l’ospedale, primo interrogatorio in carcere

Proseguono le indagini sulla strage di Castel d’Azzano, costata la vita a tre carabinieri e il ferimento di 27 persone. Maria Luisa Ramponi, ritenuta dagli inquirenti l’autrice materiale dell’esplosione, è stata interrogata ma ha scelto, almeno per ora, di non rispondere alle domande dei magistrati. La Ramponi, ancora parzialmente disorientata, potrebbe comunque decidere di parlare nelle prossime fasi dell’inchiesta.

 

Strage di Castel d’Azzano, resta in silenzio davanti al GIP Luisa Ramponi

A condurre gli approfondimenti è la gip Carola Musio, che punta a ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto e definire i ruoli dei tre fratelli Ramponi. Gli avvocati di Franco e Dino hanno chiesto al Riesame una misura cautelare meno severa, chiedendo i domiciliari, sostenendo che i due non si trovavano nell’abitazione al momento dello scoppio.

Maria Luisa Ramponi

Una tesi respinta dalla Procura, secondo la quale Maria Luisa non avrebbe potuto provocare l’esplosione senza il supporto dei fratelli. I tre restano così accusati, in concorso, di strage per la morte dei carabinieri Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, detenzione di esplosivi e resistenza a pubblico ufficiale. Le rispettive posizioni potrebbero però differenziarsi più avanti, qualora decidessero di collaborare con i giudici.

Maria Luisa Ramponi è stata dimessa dall’ospedale di Borgo Trento dopo un mese e mezzo di ricovero. Era arrivata in condizioni gravissime, prima in terapia intensiva e poi nel reparto grandi ustionati. I medici, constatati i miglioramenti, hanno autorizzato il trasferimento nel carcere di Montorio, dove la 59enne è ora detenuta nella sezione femminile, separata dai fratelli.