Sventato un traffico di droga a conduzione familiare nella Bassa Veronese, andava avanti dal 2020

Erano in 4: tre marocchini e un campano. Avevano organizzato un traffico di droga che andava avanti dal 2020 nella Bassa Veronese, ma che è stato sventato dai Carabinieri di Legnago durante uno degli episodi di compravendita di cocaina.

Sventato un traffico di droga nella Bassa Veronese, andava avanti dal 2020

Era da quattro anni, dal 2020 al 2024, che quel traffico di droga viaggiava tra i comuni di Legnago, Cerea e Villa Bartolomea.

Ad architettare l'organizzazione criminale era stata una coppia, che si avvaleva del contributo anche di un terzo soggetto sempre di origini marocchine e di un campano. Insomma, una sorta di piccola azienda familiare.

Ma la loro latitanza è terminata il 15 novembre 2023, quando nel pieno di un'attività di compra vendita di cocaina a Cherubine di Cerea tre di loro erano stati colti in flagrante da una pattuglia di carabinieri.

In tale circostanza, due dei tre marocchini erano stati arrestati: avevano gettato dal finestrino un involucro sospetto per poi azzardare un tentativo di fuga per le vie della citata località della bassa.

Nonostante ciò, i militari erano riusciti a bloccarli e a recuperare il pacchetto che conteneva oltre 15 grammi di cocaina, motivo per cui uno del malfattori era stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre la moglie deferita in stato di libertà per la detenzione di droga.

Le misure cautelari per i quattro indagati

Il complesso delle investigazioni compiute ha permesso all’Ufficio della Procura della Repubblica di Verona, che ha diretto le attività d’indagine, di avanzare richiesta al G.I.P. del Tribunale scaligero di una misura cautelare personale per i 4 indagati.

Ordinanza che è stata emessa nei giorni scorsi e, quindi, eseguita nella giornata del 16 aprile 2024 dai Carabinieri di Legnago: uno è stato associato alla casa circondariale di Verona, due sottoposti agli arresti domiciliari e uno all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.