Tagliava il telo degli autotrasportatori in sosta per rubare la merce, arrestato 37enne
Presi di mira i mezzi presenti all’interno delle aree di servizio site lungo la S/P 450.

Numerosi i casi riscontrati.
Colpita l'area di servizio sulla SP 450
Nella notte tra il 7 e l’8 luglio 2020, dopo numerosi ed estenuanti servizi notturni di appostamento finalizzati alla individuazione degli autori dei furti compiuti negli ultimi mesi, mediante la tecnica del taglio del telo, ai danni di autotrasportatori in sosta con i loro mezzi all’interno delle aree di servizio site lungo la S/P 450, sul tratto che attraversa il territorio del Comune di Lazise, i Carabinieri della locale Stazione riuscivano a cogliere in flagranza C.V., un moldavo 37enne, incensurato, in Italia senza fissa dimora, nel momento in cui stava tentando di portare a termine l’ennesimo colpo.
L'uomo si aggirava tra i mezzi
I militari, ben nascosti all’interno dell’area di servizio maggiormente colpita dai furti con il menzionato modus operandi, poco prima della mezzanotte del 7 luglio scorso, notavano il moldavo con berretto, passamontagna, guanti in lattice calzati e torcia in mano, mentre si aggirava tra i mezzi pesanti lì parcheggiati, posizionandosi dalla parte posteriore degli stessi, in modo da non farsi notare dai conducenti dei veicoli in transito sulla strada provinciale, al fine di ispezionare in tutta comodità il loro carico e verificare la tipologia della merce.
La perquisizione
Considerato l’atteggiamento furtivo dell’uomo e non avendo più dubbi circa le sue intenzioni, i Carabinieri intervenivano per trarlo in arresto. Sebbene in un primo momento C.V. si mostrava tranquillo senza minimamente opporsi, improvvisamente colpiva con calci e gomitate i militari per tentare di sottrarsi all’arresto, senza tuttavia riuscirvi. Nella circostanza il moldavo urlava delle frasi in lingua straniera, presumibilmente per avvisare un suo complice di quanto stava accadendo. L’uomo veniva quindi perquisito e trovato in possesso di oggetti che inequivocabilmente indicavano come la sua presenza sul posto fosse finalizzata a compiere un furto ai danni degli autotrasportatori.
Si cercano eventuali complici
Dell’arresto veniva data notizia al Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona che disponeva il giudizio con rito direttissimo svoltosi la mattina seguente, nel corso del quale C.V. ammetteva i propri addebiti e veniva condannato alla pena di 10 mesi di reclusione con pena sospesa. Sono in corso ulteriori indagini volte ad identificare eventuali complici, coautori di altri pregressi e anologhi furti perpetrati all'interno della succitata area di servizio.