Test facoltà di medicina a Verona 1516 candidati
In migliaia in tutta Italia si sono confrontati oggi con le numerose domande che compongono il test d ingresso alla facoltà di Medicina ma solo 1 su 6 potrà aspirare, un giorno, a indossare il camice bianco. Per tutti gli altri il sogno di diventare medico rimarrà nel cassetto. A Verona i candidati sono 1.516 ma solo 197 di loro saràamesso al primo anno della facoltà di medicina. E come ogni anni, si riaccende la polemica che vede contrapposti faglie studenti da una parte e vertici degli atenei dall'altra.

In migliaia in tutta Italia si sono confrontati oggi con le numerose domande che compongono il test d ingresso alla facoltà di Medicina ma solo 1 su 6 potrà aspirare, un giorno, a indossare il camice bianco. Per tutti gli altri il sogno di diventare medico rimarrà nel cassetto.
A Verona i candidati sono 1.516 ma solo 197 di loro saràamesso al primo anno della facoltà di medicina. E come ogni anni, si riaccende la polemica che vede contrapposti faglie studenti da una parte e vertici degli atenei dall'altra.
In migliaia in tutta Italia si sono confrontati oggi con le numerose domande che compongono il test d ingresso alla facoltà di Medicina ma solo 1 su 6 potrà aspirare, un giorno, a indossare il camice bianco. Per tutti gli altri il sogno di diventare medico rimarrà nel cassetto.
A Verona i candidati sono 1.516 ma solo 197 di loro saràamesso al primo anno della facoltà di medicina. E come ogni anni, si riaccende la polemica che vede contrapposti faglie studenti da una parte e vertici degli atenei dall'altra. A schierarsi contro il numero chiso è ancora una volta anche il presidente della regione Veneto Luca Zaia che ha definito miopee e discriminatorio questo sistema di valutazione: "Errare è umano, perseverare diabolico - ha affermato Zaia. Anche quest’anno solo un candidato su sei potrà accedere alle facoltà di medicina. Lo farà indovinando le crocette di un quiz. Gli altri cinque invece non potranno dimostrare sul campo il loro valore studiando, dando esami, cioè facendo veri test“.
Il presidente della regione punta il dito nche contro il business ormai incontrollatto dei corsi di preparazione ai test, corsi costosisissimi, completamente a carico delle famiglie e del tutto privi di una garanzia di successo.
Questo sistema, conclude il governatore della regione, si è dimostrato fallimentare in altri paesi fra cui in primis l'Inghilterra.