Toglie l'antitaccheggio, nasconde gli abiti sotto al giubbino e tenta la fuga
E' stato condannato a otto mesi di reclusione e 400 euro di multa.

Toglie l'antitaccheggio, nasconde gli abiti sotto al giubbino e tenta la fuga.
Toglie l'antitaccheggio, nasconde gli abiti sotto al giubbino e tenta la fuga
È entrato nel negozio come un normalissimo cliente, ha preso dei capi di vestiario dagli scaffali e si è diretto verso i camerini all’interno dei quali, pensando di passare inosservato, è riuscito a rompere le placche antitaccheggio con l’aiuto di una pinza. Si è poi infilato sotto la giacca un giubbotto nuovo di zecca, ha nascosto la tronchesina all’interno del berretto, l’ha indossato per non dare nell’occhio e si è avviato in direzione delle barriere antifurto dell’esercizio commerciale che, naturalmente, non hanno emesso alcun tipo di allarme al suo passaggio. Deve aver pensato, dunque, di averla fatta franca O.K.C; purtroppo, però, l’addetta del punto vendita si era già accorta che qualcosa non andava e, insospettita dai rumori che, poco prima, aveva sentito provenire dall’interno delle cabine di prova, ha deciso di fermare quell’uomo sospetto e di trattenerlo fino all’arrivo della Polizia.
Merce per un totale di 250 euro
È successo ieri sera, intorno alle ore 18.30, in Stradone Santa Lucia, presso il negozio “RoR Sport – Cisalfa”. Gli agenti delle Volanti, già operativi in quella zona, in pochi minuti hanno raggiunto il luogo del fatto e, sulla base delle testimonianze raccolte, hanno deciso di sottoporre il fermato a perquisizione personale e sono riusciti a rinvenire, oltre al giubbotto non pagato, anche le placche antitaccheggio e la pinza utilizzata per romperle, occultate, rispettivamente, all’interno delle tasche dei pantaloni e sotto il berretto di lana che l’uomo portava in capo. I poliziotti, dopo aver provveduto alla restituzione della merce rubata, del valore di 250 euro, hanno, dunque, proceduto all’arresto del ladro che è stato accompagnato in Questura dove, vista l’assenza di documenti utili all’identificazione, sono state avviate le procedure per risalire alla sua identità.
Le verifiche effettuate hanno consentito di accertare che l’uomo, in passato, era stato più volte denunciato dalle forze dell’ordine, nella maggior parte dei casi per furti commessi nella provincia di Genova tra il 2018 e il 2019, l’ultimo dei quali accertato nel febbraio di quest’anno. Gli agenti hanno, inoltre, appurato che, nel corso dei molteplici controlli, l’uomo aveva, in diverse occasioni, fornito false generalità. Ben 5 nominativi, infatti, hanno trovato corrispondenza con quella che, in realtà, è la sua vera identità: si tratta di un cittadino nigeriano di 40 anni, in Italia senza fissa dimora. Lo straniero, arrestato per tentato furto aggravato, ha trascorso la notte presso gli uffici di Polizia in attesa del rito direttissimo svoltosi in mattinata. In aula, il cittadino nigeriano ha ammesso le proprie responsabilità e, dopo la convalida dell’arresto, è stato condannato a otto mesi di reclusione e 400 euro di multa con il beneficio della sospensione condizionale della pena.