Torte e biscotti al posto delle svastiche, a Verona il writer antifascista
Si chiama Pier Paolo Spinazzè, ma per tutti è "Cibo"
Torte e biscotti al posto delle svastiche, a Verona il writer antifascista.
Cibo
Lui si chiama Pier Paolo Spinazzè, ma tutti lo conoscono come "Cibo". Già perché ormai da diversi anni questo street artist colora le pareti delle città con insaccati, dolci, verdure variopinte che nascondono il grigiore delle svastiche e altri simboli che rimandano all'odio. Un vero e proprio writer antifascista.
Lotta all'odio e all'intolleranza
Spinazzè ha 36 anni, è nato a Vittorio Veneto ma è cresciuto a Verona, ha avuto una formazione artistica sfociata in una laurea in disegno industriale del prodotto. La sua arte è dedicata proprio alla città scaligera e alla sua provincia, un'arte positiva che vuole cancellare i messaggi di intolleranza che troppo spesso invadono gli spazi in cui si perde lo sguardo del passante. Non che manchino riconoscimenti anche in tutta Italia e all'estero, perché Spinazzè ha eseguito lavori un po' ovunque, da San Giovanni Lupatoto fino ad arrivare a Parigi.
Street art
Per questo è nata l'idea di utilizzare la sensibilità artistica al servizio dell'impegno civico, in una costante confronto a colpi di bomboletta con chi, invece, si ostina a utilizzare scritte e i simboli fascisti sui muri. La città come una galleria d'arte, insomma, e questa galleria, per "Cibo", deve essere ripulita dall'odio.