Totobaristi, la protagonista della settimana è Lorena
Lorena Sometti del Bar La Smorfia di Valeggio si racconta
Lorena Sometti del Bar La Smorfia di Valeggio si racconta
Lorena Sometti, 41 anni, barista tutto fare del bar La Smorfia di Valeggio, ad oggi, poggia i piedi sul gradino più alto del podio del Toto Baristi , la nostra iniziativa che offre la possibilità ai lettori di votare il barista preferito. Un metro e sessanta di loquacità, di attenzione ad ogni cliente; bionda (non svampita) ma «avvampata» dalla passione per questo lavoro che spiega con un basico: «Amo stare in mezzo alla gente».
Lorena da 7 anni è nel team del Bar la Smorfia, più che un posto di lavoro una famiglia allargata. Numeri alla mano, senza interpretazioni di sorta, Lorena guarda i colleghi baristi dall’alto al basso, distanziandoli con centinaia di voti. Le illazioni, i sospetti di «brogli» e di magheggi, piatto nazionale assieme a pizza e spaghetti, corrono. Decido non di inseguirli, ma, di seguire la strada che mi porta dove Lorena lavora, per verificare e di certo - è il caso di dire - per chiedere conto dei risultati sinora ottenuti.
«Sfido chiunque a venire qui e verificare, non regaliamo nessuna copia. Di certo lo promuoviamo molto». Lorena non si sente offesa dal venticello calunnioso, e aggiunge: «Villafranca Week l’ho sempre promosso fin dalla sua uscita, perché mi piace, perché dà spazio al paese, racconta storie di persone normali, che magari hanno fatto cose speciali. Argomenti che non trovi in altri giornali. La stratega del marketing, Paola Franchini, titolare con il marito Ivano, si è inventata di tutto e di più, dalla locandina con rima: «Se Lorena vuoi votare, Villafranca Week devi comperare», il sabato - giorno di uscita del giornale - una targhetta con lucine led viene indossata sulle camice dello staff, e poi, il colpo d’ala: foto dei clienti con in mano una copia di Villafranca Week, che tappezzano la pagina facebook e le pareti del bar. Toto Smorfia Mania, un gioco collettivo contagioso che ha coinvolto persino l’assessore regionale alla Sanità, il valeggianoLuca Coletto. Come ti senti ad essere al primo posto della classifica? Prima di rispondere Lorena si concede il lusso di arrossire: «E’ una scarica di adrenalina, fa piacere. Questo lavoro mi piace da sempre, ho iniziato a 14 anni all’Angel bar di Valeggio, non potrei mai fare un lavoro senza il contatto con le persone». Corteggiata.
«Ho ricevuto proposte di lavoro da altri bar o negozi, ma non le ho nemmeno prese in considerazione, qui sto molto bene». Clienti piacioni? «Fa parte del gioco, sai come sono i maschi». Ride, anzi, ridiamo. Sposata con Simone da 19 anni - già questo è un record - mamma di due figli di 4 e 14 anni, Lorena non rinuncerebbe al suo posto nel mondo al suo lavoro. «Con Pa ola e Ivano, titolari della Smorfia, andiamo con la mia famiglia in vacanza tutti assieme», mi faccio ripetere la scelta quantomeno inconsueta, lei ricambia con uno sguardo altrettanto stupito: «Siamo come una grande famiglia nella quale si va d’accordo, ci si diverte, tutto qui». Divertimento. Dopo un’ora trascorsa a parlare con Lorena osservando il via vai dei clienti, l’ascolto che questi ricevono da chi sta dall’altra parte del bancone - oltre ai titolari e a Lorena Sometti
ci sono Greta , Jessica e un’altra L orena - è come stare su un palcoscenico dove ogni giorno tutti sono protagonisti e dove vanno in scena le battute più divertenti della vita, lasciando fuori quelle più cupe.
Esattamente come accade nella compagnia teatrale valeggiana «Attori per Caso» della quale 4 dei 5 componenti del bar fanno parte. Insomma
un bar teatro, senza copione. Esattamente come nella vita.