Guardia di Finanza

Traffico internazionale di droga, sgominata associazione a delinquere: arresti anche a Verona

Si tratta di una strutturata associazione per delinquere dedita all’importazione dal Nord Europa di ingenti partite di stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana.

Traffico internazionale di droga, sgominata associazione a delinquere: arresti anche a Verona
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Dalle prime luci dell’alba di oggi, oltre cento militari ed unità cinofile antidroga delle Fiamme Gialle trentine, stanno effettuando arresti e perquisizioni nel Nord Italia nei confronti di una agguerrita associazione per delinquere, articolata in quattro gruppi interconnessi, composta prevalentemente da soggetti di origine albanese, italiana e magrebina, che si spartivano il mercato dello spaccio tra le province di Trento e Bolzano, con importanti ramificazioni in Austria, Paese verso il quale veniva esportata una parte delle ingenti partite di droga “gestite” dal sodalizio criminale.

Traffico internazionale di droga, sgominata associazione a delinquere

Si tratta dell’operazione antidroga denominata “#CONTINUOASPACCIARE”, che si è appena conclusa con l’esecuzione di trentadue misure di custodia cautelare in carcere - ventotto delle quali eseguite sul territorio nazionale (province di Trento, Bolzano, Verona, Milano, Ferrara e Bologna) e le restanti quattro all’estero con l’attivazione del M.A.E. (Mandato di Arresto Europeo) e del mandato di cattura internazionale in Francia e Albania - e quattro obblighi di dimora emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Trento.

Le catture eseguite in queste ore si vanno ad aggiungere ai ventuno arresti in flagranza di reato già effettuati nel corso delle indagini, per un totale di cinquantatré arrestati. In circa due anni di indagine, inoltre, sono stati sequestrati d’iniziativa oltre 21 kg. di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana, 85.795 euro in contanti e beni di pregio per un valore di 35.000 euro.

Sempre in queste ore le Fiamme Gialle, giusto decreto del G.I.P. presso il Tribunale di Trento, hanno proceduto a chiudere e porre sotto sequestro preventivo un rinomato bar-caffè sito nel centro storico di Trento, nella effettiva disponibilità di alcuni narcotrafficanti ed utilizzato come luogo di spaccio per la clientela più facoltosa. Contestualmente sono stati sequestrati i conti correnti bancari e postali riferibili agli indagati ed alcuni beni di lusso (come orologi di valore e autovetture).

Le investigazioni, dirette dalla Procura Distrettuale di Trento e condotte dalle unità speciali antidroga del G.I.C.O. (Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata) in forza al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trento, hanno avuto origine a marzo 2020, in concomitanza con l’entrata in vigore del primo lockdown nazionale per il Covid-19, quando ormai le strade e le piazze di tutta Italia si erano svuotate e ci si affacciava ai balconi di casa condividendo sui social l’hashtag #iorestoacasa. In quel frangente, fra i pochi imperterriti a violare le prescrizioni governative c’erano alcuni degli odierni arrestati che, da veri e propri riders della droga, si muovevano da un domicilio all’altro per consegnare le dosi alla propria clientela (da qui il nome dell’operazione #continuoaspacciare).

Risalendo la catena dello spaccio i finanzieri trentini, grazie all’ausilio di attività tecniche, di prolungati servizi di osservazione e pedinamento, nonché di numerose azioni di riscontro sul territorio, hanno acquisito elementi gravemente indizianti, nell’ipotesi accusatoria, su una strutturata associazione per delinquere dedita all’importazione dal Nord Europa di ingenti partite di stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana, “commercializzate” prevalentemente in Nord Italia e Austria, con particolare riferimento al ricco “mercato” regionale del Trentino-Alto Adige.

I narcotrafficanti, suddivisi in quattro gruppi operativi, utilizzavano numerose precauzioni per eludere i controlli delle forze dell’ordine, come ad esempio staffette per non “perdere” i carichi di stupefacenti oppure la pianificazione degli appuntamenti per la consegna della droga attraverso varie chat sui social network. L’organizzazione, inoltre, si occupava anche di dare assistenza alle famiglie degli arrestati, elargendo denaro e provvedendo al pagamento delle relative spese processuali.

Per sgominare la vasta rete di narcotraffico, fondamentale si è rivelata l’attività info-investigativa operata dagli investigatori trentini con la Landeskriminalamt di Innsbruck (Austria) ed EUROPOL (ufficio europeo di polizia), con la preziosa collaborazione dello S.C.I.C.O. (Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata) della Guardia di Finanza di Roma, attraverso il ricorso a procedure di cooperazione internazionale attuate tramite il II Reparto “Coordinamento informativo e relazioni internazionali” del Comando Generale del Corpo e la D.C.S.A. (Direzione Centrale per i Servizi Antidroga) del Ministero dell’Interno.

Il bilancio complessivo dell’operazione ha portato all’individuazione e alla denuncia di settanta narcotrafficanti, 53 dei quali tratti in arresto, nonché al sequestro di oltre 21 kg. di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, marijuana e hashish e 85.795,00 euro in contanti. I militari della Guardia di Finanza hanno inoltre ricostruito l’avvenuta immissione in consumo di ulteriori 18 kg. circa di cocaina, di 6 kg. circa di hashish, di 8 kg. circa di marijuana. Lo stupefacente sequestrato, una volta venduto al dettaglio, avrebbe garantito alle due associazioni di narcotrafficanti introiti per 2 milioni di euro.

L’attività di servizio testimonia concretamente l’efficace azione posta in essere dalle Fiamme Gialle che, in maniera incessante, anche in un periodo emergenziale come quello in cui stiamo vivendo dagli inizi del 2020, hanno inflitto un duro colpo ai canali di rifornimento dello stupefacente del Trentino-Alto Adige, confermando, ancora una volta, il ruolo primario della Guardia di Finanza quale Polizia Economico-Finanziaria proiettata al contrasto internazionale dei più gravi fenomeni criminosi al fine di garantire la tutela della salute pubblica e la sicurezza del Paese.

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