Al Montorio

Tre suicidi in un mese dove è rinchiuso Turetta: esposto dei detenuti al Tribunale

La situazione è davvero delicata. E questo elemento aggiunge un tassello che rende il tutto ancora più critico...

Tre suicidi in un mese dove è rinchiuso Turetta: esposto dei detenuti al Tribunale
Pubblicato:

La Legge è uguale per tutti. Giusto, no? E quindi anche per chi, quella Legge, l'ha infranta, finendo in carcere con qualche condanna.

Dopo i tre suicidi in carcere i detenuti scrivono al Tribunale

Lo sanno bene quei detenuti del carcere di Montorio, lo stesso centro in cui si trova rinchiuso Filippo Turetta, l'assassino della povera Giulia Cecchettin, che nei giorni scorsi hanno preso (si sono fatti dare) carta e penna per "firmare" un esposto al Tribunale di Sorveglianza, si apprende, ma anche al magistrato di Sorveglianza e alla direzione regionale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria con un preciso scopo: far luce sul suicidio di un detenuto, consumato lo scorso martedì, il 5 dicembre 2023.

Un suicidio, lo ricordiamo, di un cittadino di origini marocchine trovato dalla Polizia penitenziaria impiccato in una cella mentre era in isolamento. E questo, purtroppo, non è un caso isolato. Anzi. E' il terzo suicidio in meno di un mese, dato, questo, che accende i riflettori sull'istituto penitenziario del capoluogo scaligero. Per uno strano gioco del destino, in questa vicenda, detenuti ed esponenti della Legge, sarebbero tutti d'accordo: la situazione al Montorio è complessa e delicata.

Da un lato, evidentemente, i detenuti lamentano condizioni di stress che mal si collimano con le esigenze, soprattutto quelle di persone che soffrono un qualche disagio psichico. Dall'altro lato, e la conferma è spesso arrivata anche per voce del sindacato di categoria, la Polpen chiede allo Stato di trovare una soluzione per le carenze di personale. E questi due aspetti, il punto di vista dei detenuti e quello degli agenti, in un certo senso sono due facce della stessa medaglia: con più personale, forse, ci sarebbe più attenzione ai casi più "delicati".

Nell'esposto, tuttavia, si parla anche di altro. I firmatari, l'abbiamo detto, chiedono di far luce sull'ultimo episodio in ordine cronologico. Si domanda il perché della decisione di porre in isolamento un uomo con un evidente disagio psichico. Nonostante il suo comportamento aggressivo, si legge tra le righe, forse si sarebbe potuta trovare una soluzione alternativa, magari lasciandolo nella quinta sezione, sotto lo sguardo dei compagni di cella.

Seguici sui nostri canali