In Val Casies

Turista veronese aggredisce oste in Alto Adige con spray urticante per un piatto di patate

Dopo un diverbio per un ordine sbagliato, un 51enne di Verona spruzza spray urticante sul volto dell’oste davanti ai clienti. Politici locali: "Serve un numero chiuso per il turismo"

Turista veronese aggredisce oste in Alto Adige con spray urticante per un piatto di patate
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Un semplice ritardo nell’ordinazione di un piatto di patate ha scatenato una violenta aggressione alla malga Kaser Alm, in Val Casies. Un turista veronese di 51 anni ha infatti spruzzato spray al peperoncino addosso al gestore della baita, causando un episodio che riaccende il dibattito sulle tensioni tra residenti e visitatori in Alto Adige.

Rissa e aggressione alla malga Kaser Alm: la dinamica dei fatti

La lite è nata da un malinteso legato a un ritardo nella consegna di un piatto di patate. L’oste, Alfred Selbenbacher, aveva portato la pietanza a un altro tavolo, provocando l’ira del gruppo di quattro turisti – il 51enne di Verona, suo figlio diciannovenne, un uomo di 63 anni e un ragazzo di 17 anni – seduti insieme.

Secondo i carabinieri di Monguelfo, intervenuti sul posto, l’uomo ha prima insultato il gestore, poi gli ha spruzzato al volto spray urticante, che ha causato bruciore a occhi, gola e bocca. Nel parapiglia, un bicchiere è stato lanciato anche contro la moglie dell’oste.

Fortunatamente un’infermiera italiana tra i presenti ha prestato i primi soccorsi prima che Selbenbacher venisse trasportato in ospedale e dimesso con una prognosi di sette giorni. Il turista veronese è stato denunciato insieme agli altri tre per rissa, un reato procedibile d’ufficio data la presenza di più persone coinvolte.

Reazioni e riflessioni politiche

L’episodio ha fatto rapidamente il giro della provincia, suscitando forti preoccupazioni tra le autorità locali. Hugo Bachmann, assessore all’Economia del Comune di Valle di Casies, ha definito l’accaduto "un brutto episodio" e ha ribadito che "non è ammissibile che succedano cose del genere".

La collega Sara Steinmair, assessora ai Giovani e allo Sport, ha lamentato la mancanza di rispetto verso la montagna, la natura e la popolazione locale, parlando di "un’estate preoccupante" e anticipando un confronto sul tema nel prossimo consiglio comunale.

Più dura la posizione del vicesindaco e assessore alla Cultura Andreas Pramstaller, che ha evidenziato come "ci sia un problema non solo di numeri, ma anche di cultura".

Pramstaller ha sottolineato la necessità di un intervento politico per contenere il turismo in alcune zone, citando l’esempio del Lago di Braies dove si sta cercando di imporre un numero chiuso per ridurre l’afflusso e prevenire tensioni. "Siamo arrivati a un punto critico – ha detto – e dobbiamo trovare un equilibrio che permetta al settore turistico di andare avanti senza mettere a rischio la qualità della vita di chi vive qui".