Ubriaco molesta i passeggeri a bordo di un treno
La polizia ferroviaria di Verona ha avuto il suo bel da fare per fermare l'uomo che ha mantenuto un atteggiamento violento e aggressivo

La polizia ferroviaria di Verona ha avuto il suo bel da fare per fermare l'uomo che ha mantenuto un atteggiamento violento e aggressivo
Periodo impegnativo per gli agenti della Polizia di Stato del settore operativo polizia ferroviaria che durante la stagione estiva ha rafforzato i consueti specifici controlli soprattutto nella stazione di Verona Porta Nuova.
Dopo l’arresto la notte del 27 Giugno, di un cittadino del Ghana di 24anni, per furto aggravato di un zaino ai danni di una turista messicana ed il recupero di tutta la refurtiva che è stata restituita alla giovane proprietaria, la Polizia Ferroviaria, nel pomeriggio di ieri, ha denunciato in stato di libertà una ventunenne nigeriana (A.B.) per false dichiarazioni sull’identità personale, avendo declinato generalità non veritiere al capo treno all’atto di una contestazione per irregolarità di viaggio.
Nella serata dello stesso giorno è stato arrestato un cittadino rumeno di 36 anni Nestian Culita Adrian, in Italia senza fissa dimora, segnalato come molesto a bordo di un treno Freccia Rossa proveniente da Milano e in stato di manifesta ubriachezza. Durante il controllo ha opposto una decisa resistenza ai poliziotti cominciando ad offenderli. Solo dopo varie richieste, ha fornito una carta di identità ed è stato identificato. Invitato ad allontanarsi, ha continuato con il suo atteggiamento aggressivo e minaccioso ed è stato quindi accompagnato in Ufficio, dove ha iniziato a scalciare e sgomitare, cercando di divincolarsi, tanto da costringere gli agenti all’utilizzo delle manette di sicurezza.
Dichiarato in arresto e, portato con non poche difficoltà nella cella di sicurezza, ha iniziato a colpire le pareti con numerosi pugni, danneggiandole, e danneggiando poi anche la telecamera di videosorveglianza, lanciandole contro i calcinacci. Sul posto è intervenuto personale sanitario del “118”, ma l'uomo ha rifiutato l’assistenza medica.
Il Pubblico Ministero di turno della locale Procura della Repubblica ha disposto di trattenere l’arrestato nelle celle di sicurezza, fino alla mattinata odierna quando, dopo il fotosegnalamento, è stato tradotto innanzi all’A.G. per l’udienza di convalida dell’arresto, nel corso della quale gli è stata comminata la pena di 10 mesi di reclusione e la misura del divieto di ritorno nel comune di Verona.
Lo stesso è stato anche contravvenzionato, ai sensi della nuova in materia di sicurezza e decoro urbano, con una sanzione amministrativa pecuniaria e con un provvedimento di allontanamento dall’area ferroviaria per un periodo di 48 ore.