Uccise padre e figlio a Buttapietra, condannato all'ergastolo
Così ha stabilito la Corte d'assise di Venezia

Così ha stabilito la Corte d'assise di Venezia
Confermata la condanna all'ergastolo per Filippo Manzo, 50enne che il 14 marzo 2015 uccise a Buttapietra Martino e Pietro Mazza. Sedici colpi partirono dall'arma di Manzo che, nonostante le richieste dei suoi legali perchè venisse sottoposto a perizia psichiatrica, gli sono costati la condanna al carcere a vita.
Il processo di appello ha dunque confermato la sentenza di primo grado. A pesare contro di lui anche le sue stesse parole pronunciate prima che la Corte d'assise di Venezia si ritirasse in camera di consiglio: «Ma che Paese è mai questo, se una persona non è libera di sparare a casa propria per difendersi? Da parte mia sparare e uccidere è stata legittima difesa: mi avevano aggredito e ho reagito. Io sono una brava persona». I legali hanno preannunciato che ricorreranno in Cassazione.