Un nuovo tratto della Ciclovia collega Cologna Veneta a Cerea: un’arteria verde per il turismo in bici
Zaia: “Dal 2026 si pedalerà da Trieste al confine lombardo senza mai scendere di sella”

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha inaugurato lunedì 4 agosto 2025 il nuovo tratto della Ciclovia Treviso-Ostiglia, 23 chilometri che si snodano tra Cologna Veneta, Pressana, Minerbe, Legnago e Cerea, portando l’infrastruttura a quota 110 chilometri complessivi. Un passo decisivo verso il traguardo dei 118 chilometri previsti, che verranno completati entro il 2026.

“La Treviso-Ostiglia, nata sul sedime di un’ex ferrovia – ha dichiarato Zaia – è destinata a diventare uno dei percorsi ciclopedonali più belli e lunghi d’Italia. Un asse verde continuo, senza interruzioni, da Trieste fino al confine con la Lombardia, passando per le province di Treviso, Padova, Vicenza e Verona. Un sogno per gli amanti della mobilità dolce e un’opportunità concreta per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio.”

Un’opera strategica tra turismo sostenibile, smart-mobility e qualità della vita
Alla cerimonia era presente anche la Vicepresidente del Veneto e Assessora alle Infrastrutture, Elisa De Berti, che ha illustrato le prossime tappe del progetto:
“L’ultimo lotto, tra Legnago e Casaleone, sarà pronto nell’autunno del 2026. Con esso, la Treviso-Ostiglia si trasformerà in una vera e propria dorsale verde, connessa a percorsi nazionali come la Ciclovia del Sole, la VenTo, la Trieste-Venezia, l’Adriatica, la Garda e itinerari regionali come il GiraSile, la Riviera Berica, l’Anello dei Colli Euganei e la Ciclovia del Brenta.”

La rete ciclabile veneta conta oggi oltre 9.000 chilometri mappati, di cui più di 3.000 in sede propria. La Treviso-Ostiglia, ancora in fase di completamento, ha già ottenuto un prestigioso riconoscimento: settimo posto al Bike & Travel Award 2025, il premio internazionale della rivista tedesca Bike & Travel.
Innovazione e tecnologia si intrecciano anche alla sostenibilità: nei pressi del Ponte sul Guà a Cologna Veneta, è stato installato il primo bike counter radar che rileverà il numero di passaggi dei ciclisti, la CO₂ risparmiata e fornirà informazioni utili in tempo reale. A settembre verranno posizionati altri due totem a Montegalda e Legnago, e i dati saranno integrati nella Veneto Data Platform, il sistema regionale che monitora mobilità, ambiente e turismo.

La Federazione dei Comuni del Camposampierese, già coinvolta nella gestione delle tratte padovane, estenderà la sua competenza anche alle province di Vicenza e Verona, attraverso nuove convenzioni per garantire manutenzione, promozione e valorizzazione del tracciato.
“Non è solo un’infrastruttura per il turismo – ha concluso Zaia – ma una vera alternativa di mobilità quotidiana, che migliora la qualità della vita, protegge l’ambiente e rende il Veneto ancora una volta regione capofila in Italia per presenze turistiche, cicloturismo e innovazione sostenibile.”