Arrestato nel Vicentino

Un serbo a Verona ma non per le vacanze: era un ladro professionista di costose biciclette

Nel bagagliaio del furgone i Carabinieri hanno trovato biciclette per un valore di circa 50mila euro...

Un serbo a Verona ma non per le vacanze: era un ladro professionista di costose biciclette
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Tutto è partito da un semplice controllo. Come spesso accade, occorre dire... I Carabinieri, infatti, si sono insospettiti alla vista di un gruppetto di tre persone intente ad armeggiare nelle vicinanze di un furgone. E si sono avvicinati per capirci qualcosa in più. Ma appena i militari dell'Arma si sono avvicinati il gruppetto ha tentato la fuga. Uno di loro, tuttavia, è stato fermato. Quello che hanno scoperto ha dell'incredibile.

Un serbo a Verona ma non per le vacanze: era un ladro professionista di costose biciclette

Arrestato in flagranza il ricettatore delle bici di pregio rubate. Recuperate dai carabinieri e consegnate ai legittimi proprietari. Lunedì scorso i Carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Thiene, durante specifici servizi perlustrativi finalizzati alla repressione dei reati predatori, hanno arrestato in flagranza di reato, un ricettatore di origine serba, trovato in possesso di 12 biciclette del valore commerciale di oltre 50mila euro, già pronte con ogni probabilità, per essere trasportate all’estero.

Erano circa le 8:00 di lunedì 8 maggio 2023, quando l’equipaggio di turno della radiomobile, mentre si trovava in perlustrazione sulla Via Monte Ortigara del comune di Fara Vicentino, ha notato in un parcheggio pubblico, un terzetto che armeggiava, con fare sospetto, vicino a due furgoni. Notata l'auto di pattuglia che si stava avvicinando, due di loro hanno tentato la fuga attraversando la zona campestre e il vicino torrente Astico, facendo perdere così le loro tracce, mentre il terzo, che nel frattempo stava cercando di mettersi alla guida di uno dei due furgoni sospetti, è stato prontamente bloccato sul posto dai militari.

Nel bagagliaio del furgone c'erano un sacco di bici di lusso

A quel punto è partita la chiamata alla centrale operativa di Thiene per far confluire in zona altre pattuglie dei comandi dipendenti, già in servizio perlustrativo, con lo scopo di ricercare i fuggitivi. I militari della radiomobile, appena si sono  avvicinati al furgone Mercedes, con il quale il terzo individuo aveva provato la fuga, hanno notato che il bagagliaio era pieno zeppo di biciclette da corsa nuovissime, di marche prestigiose, di dubbia provenienza mentre l’altro furgone, parcheggiato di fianco, un vecchio Volkswagen Transporter, abbandonato sul posto dai fuggitivi, da un veloce controllo alla banca dati delle forze di polizia, è risultato oggetto di furto qualche giorno prima in provincia di Verona.

Le bici erano state rubate poche ore prima a Lonigo e in altri negozi fuori provincia

Viste le circostanze i carabinieri, con l’ausilio degli altri colleghi giunti di rinforzo, hanno recuperato la refurtiva, i due furgoni, e assieme al serbo, successivamente identificato in I.N. 43enne già noto alle forze dell’ordine e residente nell’Alto Vicentino, hanno raggiunto la caserma di Thiene per gli approfondimenti del caso. I militari, dopo aver aggiornato immediatamente il magistrato di turno della procura berica di quanto accaduto, hanno poi eseguito una perquisizione domiciliare a casa di I.N., dove hanno rinvenuto altre tre e-bike rubate.

Nelle ore successive è emerso infatti quanto già sospettavano: le nove biciclette da corsa marca Bottecchia, Lapierre, Cipollini e Pinarello già caricate sul furgone del serbo, erano state trafugate qualche ora prima, durante la notte, con una “spaccata” ai danni del negozio di Cicli Pantano di Lonigo: gli altri mezzi elettrici marca Focus e Vent, rinvenuti a casa del serbo, sono invece risultati tutti oggetto di furto in altri negozi specializzati della provincia di Trento, Verona e Mantova e sono in corso le ricerche dei proprietari per la loro restituzione.

Arrestato per ricettazione, condannato e rimesso in libertà

Dopo le formalità di rito nella tarda mattinata dell’ 8 maggio, il cittadino serbo è stato dichiarato in stato di arresto perché indiziato di ricettazione di ben 12 biciclette da corsa ed e–bike del valore complessivo di oltre 50mila euro. Lo stesso è stato subito dopo accompagnato presso il proprio domicilio in regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza direttissima. Infatti, nel tardo pomeriggio del giorno successivo, dopo essere comparso davanti ai giudici del Tribunale di Vicenza, a seguito della convalida del suo arresto,  è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, e rimesso in libertà.

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