Unilever, rilancio produttivo grazie alla maionese

La mediazione della regione Veneto salva dal licenziamento gli esuberi.

Unilever, rilancio produttivo grazie alla maionese
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Unilever, rilancio produttivo grazie alla maionese.

La produzione della maionese Calvé sbarca a Sanguinetto

Si profila un rilancio produttivo per lo stabilimento Unilever di Sanguinetto interessato dalla procedura di licenziamento collettivo avviata a fine maggio da Unilever Manufactoring Italia a seguito della decisione della multinazionale anglo-olandese, proprietaria di centinaia di marchi del settore agroalimentare, di trasferire in Portogallo la produzione del dado tradizionale Knorr. La mediazione della Regione Veneto, esercitata dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, dall’unità regionale di crisi guidata da Mattia Losego e dalla Direzione Lavoro, ha consentito prima di sospendere la decorrenza dei termini della procedura di licenziamento sino alla data odierna e oggi, nel corso del tavolo di crisi convocato a palazzo Balbi, di raggiungere un accordo. Dopo ampia e approfondita discussione tra i rappresentanti dell’azienda e delle organizzazioni sindacali di comparto e della Rsu aziendale, i vertici di Unilever Manufactoring Italia Srl hanno confermato la volontà di investire nel sito produttivo di Sanguinetto (VR). A tale proposito l’azienda ha dichiarato che –oltre al mantenimento in via esclusiva della produzione di dadi Gelli Knorr - verrà introdotta una nuova linea di produzione (tubi Maionese Calvè), attualmente esternalizzata presso un terzista in Austria. Questo intervento, che prevede un investimento complessivo di 2,5 milioni di euro in macchinari e adeguamento delle competenze del personale, si concluderà entro gennaio 2020 e prevede l’impiego di 15 lavoratori attualmente dichiarati in esubero. Il mercato delle salse Calvè si conferma in espansione e suscettibile di possibili ulteriori sviluppi aziendali.

La gestione condivisa degli esuberi

L’azienda si è impegnata  a procedere in sinergia con le Organizzazione sindacali a gestire i lavoratori in esubero e, ove possibile, a ridurne ulteriormente il numero, tramite gli strumenti di seguito elencati:

•eventuale ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria;

•uscite volontarie;

•pre–pensionamenti (isopensione fino a 7 anni);

•percorsi di politiche attive (progetto in partnership con aziende locali).

Soddisfatta l'assessore regionale Donazzan

“Esprimo soddisfazione per il raggiungimento di un importante risultato per la realtà produttiva di Sanguinetto – commenta l’ assessore regionale Donazzan – reso possibile grazie all’alto livello di maturità e consapevolezza espresso dai rappresentanti aziendali, dai lavoratori e dalle parti sindacali venete. La Regione Veneto, con le proprie strutture tecniche e in dialogo con le parti sociali, dimostra ancora una volta di essere in grado di attivare processi di rilancio produttivo come risposta a situazioni di crisi aziendali”.

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