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Vaiolo delle scimmie: diagnosticato un caso anche a Verona, il paziente è in isolamento

I sintomi e segni da attenzionare sono le lesioni cutanee (vescicole e pustule), febbre, malessere e ingrossamento dei linfonodi.

Vaiolo delle scimmie: diagnosticato un caso anche a Verona, il paziente è in isolamento
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Dopo due anni e passa di pandemia Covid, con l'estate "quasi libera" alle porte, si torna a parlare di quarantena e isolamento a causa del vaiolo delle scimmie.

Vaiolo delle scimmie: diagnosticato un caso anche a Verona

Nelle ultime ore si sono registrati due nuovi casi positivi al vaiolo delle scimmie in Italia. Il primo paziente è stato individuato al San Raffaele di Milano mentre il secondo all’ospedale di Verona.

Il paziente è stato diagnosticato presso la Clinica delle Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e i test sono stati confermati dal laboratorio dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore di Negrar. Il paziente è attualmente stazionario presso il proprio domicilio in Lombardia e valutato periodicamente, tramite Telemedicina, dai medici infettivologi dell’Azienda Ospedaliera di Verona.

“Siamo soddisfatti della rapida diagnosi che dimostra come il sistema di allerta clinico infettivologico dell’Azienda funzioni perfettamente. Ritengo che questo caso non debba destare preoccupazione perché il sistema ospedaliero è in grado, anche grazie alla terribile esperienza della pandemia COVID, di rispondere rapidamente a questa tipologia di infezioni. Sono state inoltre inviate, come di consueto, le dovute segnalazioni alle autorità competenti regionali e nazionali” afferma il Direttore Generale dell’Azienda Callisto Marco Bravi.

“E’ importante inoltre sottolineare – aggiunge Evelina Tacconelli, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive - come per il vaiolo delle scimmie è già a disposizione un vaccino e una terapia per via orale. A marzo AIFA ha infatti approvato il tecorivimat, farmaco antivirale in compresse, con questa specifica indicazione. Non sono ancora disponibili linee guida specifiche, ma è verosimile che il trattamento venga inizialmente riservato a soggetti immunocompromessi o con patologie concomitanti gravi a rischio di una evoluzione del vaiolo grave”.

I sintomi

I sintomi e segni da attenzionare sono le lesioni cutanee (vescicole e pustule), febbre, malessere e ingrossamento dei linfonodi.

Secondo quanto si sa al momento, la quarantena riguarda le persone che hanno contatti diretti (sessuali, ma anche familiari) non protetti con persone risultate positive al vaiolo delle scimmie , che dovrebbero autoisolarsi per 21 giorni,  tempo giudicato massimo per il periodo di incubazione.

La circolare del Ministero della Salute

Secondo il Ministero si potrà valutare anche la possibilità di vaccinare i contatti a più alto rischio - a partire dagli operatori sanitari - e di far scattare la quarantena in determinate circostanze. Previsto  il monitoraggio di 21 giorni per i contatti dei casi e lo stop alle donazioni di sangue da parte dei contatti asintomatici. A tutti i contatti è poi consigliato di non avere rapporti di vicinanza con donne in gravidanza, bambini e soggetti fragili. Altro aspetto evidenziato dalla circolare è che la trasmissione dall'uomo agli animali da compagnia è "teoricamente possibile".

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I sintomi: a cosa fare attenzione

Si trasmette per contatto stretto con liquidi e fluidi corporei (e goccioline di saliva) da animali o persone, ma non è di facile trasmissione. Il vaiolo umano è stato dichiarato eradicato nel 1980, grazie alla vaccinazione, che in passato ha anche aiutato, come farmaco, a fermare la trasmissione del vaiolo delle scimmie, ad esempio durante l’epidemia del 2003 degli Stati Uniti.

Segni distintivi sono una visibile eruzione cutanea (simile a sifilide, herpes, morbillo), febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi e stanchezza.

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