Valeggio ricorda il crollo della torre campanaria

Il 21 gennaio 1977, alle ore 9.28, la Torre Grande crollò su se stessa senza mietere vittime

Valeggio ricorda il crollo della torre campanaria
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Il 21 gennaio 1977, alle ore 9.28, la Torre Grande crollò su se stessa senza mietere vittime

Oggi, domenica 22 gennaio, alle ore 16.30 presso la Chiesa parrocchiale di Valeggio sul Mincio sarà ricordato il 40° anniversario del crollo della torre campanaria (Torre Grande) della Chiesa di San Pietro in Cattedra. L’Amministrazione comunale, l'associazione Arti e Mestieri e la Parrocchia celebreranno l'evento con immagini, filmati ed un concerto di campane e di musica sacra col Coro dell’Accademia Musicale “San Giorgio” e l’orchestra barocca “Vago Concerto”.

Il 21 gennaio 1977, infatti, alle ore 9.28 la Torre Grande, che faceva parte dell’opera militare d’epoca feudale chiamata il ” serraglio veronese”, crollò su se stessa senza mietere vittime. La costruzione di questa struttura difensiva fu iniziata da Ezzelino Da Romano e portata a termine, tra il 1345 e il 1355, sotto le Signorie di Mastino II e Cangrande II della Scala. Nei secoli successivi fu trasformata in torre campanaria con orologio annesso. Dopo il crollo si recuperarono solo le campane e di recente sono state posizionate su una struttura metallica assemblata attorno ai ruderi della torre.

«Quel venerdì di 40 anni fa – dice Marco Dal Forno, vicesindaco - con il crollo della torre ci andò bene perchè non ci furono né morti né feriti, ma Valeggio sul Mncio perse un simbolo che era civile e religioso nello stesso tempo. Un monumento che ha visto scorrere per centinaia di anni le vicende valeggiane, dalle malattie ai lieti eventi. Per fortuna possiamo ancora ascoltare il suono delle sue campane che ci sintonizza con i cittadini che ci hanno preceduto nei secoli».

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