Emergenza Coronavirus

Veneto, scatta l’obbligo di mascherine e guanti su autobus e taxi

Il sindaco di Verona, Federico Sboarina aveva anticipato oggi la stessa volontà

Veneto, scatta l’obbligo di mascherine e guanti su autobus e taxi
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Un provvedimento che punta alla salute.

Guanti e mascherine obbligatori

“In Veneto diventa obbligatorio l’uso di mascherine e guanti anche su autobus, pullman e taxi. Un provvedimento importante e che condivido in pieno. Avevo già lavorato anch'io su un provvedimento analogo, ma visto il confronto con la Regione era giusto che una misura del genere, a tutela di cittadini e lavoratori, valesse per tutto il territorio veneto”.

A precisarlo è stato il sindaco Federico Sboarina, questa sera, lunedì 6 aprile 2020 dopo la pubblicazione dell’ordinanza regionale.

In vigore da domani

Da domani, fino al 13 aprile 2020 compreso, mascherine e guanti obbligatori, dunque, per chi utilizza il trasporto pubblico. Per salire a bordo di autobus, pullman, taxi e Ncc, ma anche treni, vaporetti e veicoli a noleggio con conducente, è necessario indossare i dispositivi di protezione, così come mantenere le distanze di sicurezza. È cura del personale, invece, occuparsi di areare i mezzi al termine di ogni tratta, così come di disinfettare porte e sostegni. Lo prevede l’ordinanza regionale firmata oggi dal governatore Zaia per contenere il contagio da Covid-19 e gestire l’emergenza epidemiologica. Un’ulteriore misura restrittiva, dopo che settimana scorsa era scattato l’obbligo per supermercati, farmacie e tabaccherie di far entrare solo persone munite di mascherina e guanti.

Tutelare gli autisti

Sempre per tutelare gli utenti del trasporto pubblico, ad inizio emergenza la Regione Veneto, in attuazione dell’ordinanza del Ministero della Salute, aveva reso obbligatoria la sanificazione completa di autobus, taxi e servizi di noleggio con conducente. I tassisti veronesi, inoltre, si erano già dotati di mascherine per i clienti e si erano resi disponibili a disinfettare maniglie e superfici utilizzate dal passeggero, dopo ogni tratta.

Sboarina ha concluso:

“Nonostante l’utenza su autobus e taxi sia calata dall’80 al 90 per cento, si tratta di una misura utile per tutelare sia i cittadini, che hanno la necessità di usare i mezzi pubblici per gli spostamenti consentiti, sia i lavoratori. Autisti e tassisti devono poter lavorare in sicurezza, in particolar modo questi ultimi che sono a stretto contatto con i loro clienti date le ristrettezze degli abitacoli. Aumentano le misure per contenere quest’emergenza, e di conseguenza i sacrifici chiesti ai cittadini, ma nessun provvedimento è preso a cuor leggero. Ogni restrizione arriva dopo un confronto con le istituzioni, dalla Prefettura alla Regione, e con la comunità scientifica, in base all’andamento giornaliero dell’epidemia. Stiamo valutando se rendere sempre obbligatorio l’uso delle mascherine quando si esce, ma potrebbe non essere necessario. A Verona, infatti, la città sta rispondendo bene agli appelli e le persone, dovendo usare i dispositivi per andare al supermercato o in farmacia, indossano ormai di abitudine le mascherine già da casa”.

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