Il controllo

Ventiduenne sorpresa con 10 grammi di marijuana alla stazione ferroviaria di Dolcè

Occultato all’interno del reggiseno c'era un involucro in cellophane contenente la sostanza stupefacente

Ventiduenne sorpresa con 10 grammi di marijuana alla stazione ferroviaria di Dolcè
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I carabinieri di Peri, nell’ambito dei servizi per garantire l’osservanza delle prescrizioni ancora in vigore per contenere la diffusione del contagio da covid-19 disposti dalla Compagnia di Caprino Veronese, hanno denunciato una ventiduenne nigeriana sorpresa con 10 grammi di marijuana alla stazione ferroviaria di Dolcè.

I controlli alla stazione ferroviaria

I militari si trovavano nei pressi della stazione ferroviaria proprio per effettuare i controlli sugli spostamenti dei residenti quando hanno notato la ragazza, conosciuta dagli operanti perché ospite del locale centro di accoglienza straordinaria e già sanzionata alcuni giorni or sono poichè sorpresa in giro per il paese di Dolcè senza un giustificato motivo. Alla vista dei militari che effettuavano i controlli, la ragazza ha cercato di evitarli ma è stata prontamente raggiunta e fermata. Alla richiesta di giustificazioni sulla sua presenza in loco, la ragazza ha finto di non capire l’italiano e soprattutto ha iniziato a tremare nervosamente.

E' stata portata in caserma

I militari, avendola già fermata, sapevano che la donna era in grado di comprendere e parlare l’italiano e si sono insospettiti per quell’agitazione non giustificata, approfondendo il controllo. Portata presso la caserma di Peri, la ragazza è stata sottoposta a perquisizione personale da parte di un carabiniere di sesso femminile della Stazione di Caprino Veronese che ha rinvenuto, occultato all’interno del reggiseno, un involucro in cellophane contenente la sostanza stupefacente, in merito alla quale la ragazza non ha inteso dare alcuna spiegazione. I carabinieri della Stazione di Peri, ritenendo che lo stupefacente non fosse destinato ad un uso esclusivamente personale, dopo aver sequestrato la marijuana hanno deferito in stato di libertà la ragazza alla Procura della Repubblica di Verona per la violazione dell’art. 73 c. 5 del D.P.R. 309/90.

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