Verona contro Venezia: bocciata l’idea del ticket d’ingresso per gestire il turismo in città
L’amministrazione scaligera punta ad una programmazione diversa degli eventi, da suddividere nell’arco dell’anno per facilitare la vita dei residenti
Come gestire l'ingente flusso turistico a Verona? L'amministrazione comunale della città scaligera è alla ricerca di nuove soluzioni per limitare il turismo mordi e fuggi, senza ricorrere però al modello veneziano del ticket d'ingresso. Tra le possibili proposte, una riorganizzazione degli eventi soprattutto nel centro storico da suddividere nel corso dell'anno. Questo consentirebbe di modulare gli arrivi dei visitatori, garantendo una certa libertà ai residenti anche nelle giornate di festività e di maggiore afflusso di persone.
Detto questo, di fondo va detto che un conto è regolare l'afflusso di persone che giungono a Venezia praticamente da un unico punto d'accesso, tutt'altra partita cercare di applicare una tariffa quando a una città come Verona si può accedere praticamente da qualsiasi parte...
Verona boccia l’idea del ticket d’ingresso per modulare il flusso turistico
Ieri, 25 aprile 2024, ha fatto il suo esordio il ticket d'ingresso a Venezia, per salvaguardare la città che rischia di essere sommersa dai tanti turisti.
Una problematica che sta interessando negli ultimi mesi anche Verona, dove ogni giorno si fanno i conti con numeri altissimi di visitatori, affascinati dalla storia e dalla cultura che trapelano dalle romantiche vie veronesi.
Dando uno sguardo ai numeri, a gennaio e febbraio 2024 si è registrato un incremento del 5% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2023.
Per questo, in Comune si è aperto un vero e proprio dibattito su come arginare il fenomeno non tanto del turismo in generale, quanto delle visite mordi e fuggi in giornata senza fermarsi a dormire.
"Un impiego di abitazioni sempre più come locazioni turistiche"
“Più che l'arrivo dei turisti – spiega Marta Ugolini, assessora Cultura e Turismo Comune di Verona - quello che ci preoccupa è la fuga dei residenti e quindi l'impiego di abitazioni sempre di più come locazioni turistiche. Quello che tutto il mondo sta vivendo è un aumento dei flussi turistici e delle persone che viaggiano e quindi questo lo vediamo su tutte le destinazioni.”
Proprio partendo da questo, ora si pensa a regolare gli eventi che da anni prendono vita soprattutto nel centro storico della città scaligera, piuttosto che ad un vero e proprio ticket d'ingresso sul modello veneziano.
“Stiamo capendo che bisogna lavorare diversamente – conclude Ugolini - più di fino. La stagionalizzazione, qualità e attività che vengono proposte anche in inverno. Il turismo diventa sostenibile se si mettono dei limiti e se lo si regola sotto vari profili”.