Veronese condannato all'ergastolo muore travolto in strada
Marco Alberti viveva in stato di semilibertà e doveva far rientro al carcere di Bollate.
Veronese condannato all'ergastolo muore travolto in strada
Investito mentre attraversa la strada
Le ferite erano troppo gravi e Marco Alberti, 60enne originario di Verona non ce l’ha fatta. La macchina, guidata da un 30enne di Novate Milanese, lo ha travolto lungo la ss494, la strada Nuova Vigevanese, all’altezza dell’incrocio con via Galvani.
Immediato l’intervento di un’ambulanza e di un’automedica: i soccorsi hanno provato a stabilizzare l’uomo sul posto, trovato in arresto cardiocircolatorio. Lo hanno rianimato e portato di corsa all’ospedale Humanitas di Rozzano, dove il personale medico non ha potuto far altro che dichiarare il decesso. Le fratture e le lesioni riportate erano troppo gravi e Alberti non ce l’ha fatta.
Un uomo dal passato oscuro
Marco Alberti era un nome noto alla cronaca nera: era stato accusato dell'omicidio di Antonio Panozzo, trovato morto il 16 aprile del 1998 sotto a un cavalcavia a verona. Il cadavere dell'uomo fu trovato, completamente carbonizzato, ma con un rolex d'oro al polso. All'origine del delitto, secondo le indagini dell'epoca, c'erano questioni legate allo spaccio di droga. Alberti era detenuto nel carcere di Bollate ed era fuori ieri perché in regime di semilibertà.
L'incidente è avvenuto intorno a mezzanotte nella notte tra sabato e domenica.
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