«Vi prego fermatevi»
Caso Manson, il sindaco Faccioli scrive un lungo post per spiegare la sua posizione e per spegnere le polemiche che da mesi dividono chi è pro e chi è contro

Caso Manson, il sindaco Faccioli scrive un lungo post per spiegare la sua posizione e per spegnere le polemiche che da mesi dividono chi è pro e chi è contro
Il prossimo 26 luglio, per Villafranca, non sarà un giorno come un altro. In quella data, infatti, vi sarà il tanto discusso concerto di Marilyn Manson, l'artista americano che sta dividendo un'intera comunità. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco, Mario Faccioli, che in un lungo post ha spiegato la sua posizione in merito, specificando anche che «tutti debbano sapere che la scelta artistica del cartellone non è dell’amministrazione comunale»
«Abbiamo ritenuto - continua - di avvalerci di una società che, fissati i principi di valorizzazione della città, di un calendario importante in funzione del numero di spettatori che il Castello può esprimere, avesse la capacità economica e artistica di raggiungere il risultato sperato. È evidente che tutto è in funzione dell’offerta che il mercato dei concerti mette a disposizione anno dopo anno e che vogliano o meno venire a Villafranca (non tutti possono venire e non tutti vogliono venire)».
Il sindaco, ha aggiuno che «quando hanno presentato il cartellone nessuno di noi amministratori conosceva tutti gli artisti a parte, evidentemente, i più famosi ed in particolare gli italiani. Si guarda numero e consistenza dell’offerta».
Dopo questa premessa, Faccioli continua «sono credente e non per questo mi devo sentire minacciato da un signore che suonava, parlava, scriveva, suona parla e scrive, suonerà, parlerà e scriverà a prescindere da Villafranca. Posso assicurare che la mia fede forte o fragile che sia rimane intatta anche al passaggio a Villafranca di questo signore. Mediaticamente non lo ferma nessuno. Figuriamoci un Castello».
Il sindaco ha sottolineato anche che «la mia fede non semina odio, non costruisce muri, non ha paura del diverso. Attenzione a seminare odio, specialmente chi ha responsabilità, non aiuta nessuno. Non accetto che il mondo della mia fede, frequentato quotidianamente dalla mia famiglia la faccia sentire diversa e odiata. Non è giusto. Non trovo giusto confondere valori e ruoli che non devono prevaricare i compiti. Non si entra nella laicità di un comune con l’arroganza, pensando di avere la verità».
«Da padre e marito - continua - richiamo me stesso e tutti voi al grande compito educativo nei confronti dei nostri figli. Compito in certi momenti difficili per le nostre fragilità umane. Il nostro grande compito è educarli a distinguere il bene e il male, ad essere forti nei valori che gli trasmettiamo, ad affrontare il mondo dove le diversità vanno rispettate e le prevaricazioni combattute con fede religiosa o fede di valori che sia, senza odio, senza violenza ma con la forza dello spirito. Educarli al rispetto degli altri all’impegno e l’esempio all’interno della comunità. Terzo punto. Parla il Sindaco. Attenzione a confondere i valori, dall’imposizione dei valori. La nostra comunità è complessa per le diversità, la forza e le fragilità che ogni giorno è costretta a confrontarsi. Pur da credente integralista ( sono contro aborto, divorzio, convivenze, droga, alcol ecc) non mi sono mai permesso di usare il mio ruolo per spingere contro qualcuno… anzi. Dove la scelta politica era amministrativamente e giuridicamente consentita ho sempre approvato progetti e finanziato istituti dove sistema educativo e formativo andasse nella direzione di valori condivisi dalla comunità».
Infine un appello a tutti: «Vi prego fermatevi. Fermatevi non per me ma per tutti quelli che costringete a schierarsi, per tutti quelli che non sanno, per tutti quelli che rischiano di non capire. Chi vuol far politica lo faccia non utilizzando la fede e chi è uomo di fede non faccia politica. Con immutato affetto un abbraccio a tutti».