Viene beccato a vendere hashish in stazione, poi reagisce danneggiando la Volante della Polizia
Oltre che per detenzione e cessione di sostanza stupefacente, un 23enne marocchino è stato arrestato per danneggiamento aggravato
Nel primo pomeriggio di lunedì scorso, 25 marzo 2024, gli Agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria Compartimentale e del Settore Operativo di Verona Porta Nuova hanno tratto in arresto, in flagranza, un ragazzo di 23 anni di origine marocchina per aver ceduto, in cambio di denaro, una dose di sostanza stupefacente, oltre ad aver danneggiato in segno di protesta una volante della Polizia.
Pusher beccato a cedere una dose di hashish in stazione
La stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova accoglie un numero considerevole di viaggiatori che effettua quotidianamente l’interscambio tra le varie tipologie di trasporto pubblico urbano, extraurbano ed aereo. Per questo, la Polizia Ferroviaria del Compartimento per Verona ed il Trentino Alto Adige sono impegnati nel cosiddetto piano "stazioni sicure".
Proprio nel corso di servizi servizi mirati alla prevenzione e contrasto alle attività illecite nell’area della stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, i poliziotti hanno assistito a uno scambio sospetto tra due soggetti.
Si oppone all'arresto e danneggia l'auto della Polizia
Dopo averli fermati, si è scoperto che il pacchetto ceduto da uno dei due contenesse hashish. Una volta accompagnati in ufficio, si è proceduto alla segnalazione all’Autorità Amministrativa per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale dell' acquirente.
Il “pusher”, invece, un ragazzo di 23 anni di origine marocchina, trovato in possesso di altri 20 grammi della stessa sostanza pronta in dosi, è stato tratto in arresto per detenzione e cessione di sostanza stupefacente.
Tuttavia, lo straniero, pluripregiudicato per reati specifici, si è improvvisamente opposto all’arresto danneggiando l’interno di un’auto specializzata durante la sua traduzione, per cui verrà inoltre denunciato per danneggiamento aggravato.
Condotto la mattina seguente, 26 marzo 2024, in Tribunale, il Giudice ha convalidato il suo arresto condannandolo a un anno di reclusione con i benefici della sospensione condizionale della pena, disponendo anche l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla regione Veneto.