Il video degli agguati

Violenti, ladri e spacciatori per un pugno di like: baby gang di minorenni semina il panico a Verona

Massacrare coetanei e non. Rubare, vendere droga... il tutto per poi postare sui social le scene filmate con gli smartphone

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La Squadra Mobile della Questura di Verona ha dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone 5 misure cautelari nei confronti di indagati minorenni ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati che vanno dalla rapina, al furto aggravato, alla ricettazione, violenza privata, lesioni aggravate, sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti.

Violenti, ladri e spacciatori per un pugno di like

Si tratta di 3 collocamenti in comunità e 2 permanenze domiciliari, disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Venezia. Inoltre, verranno deferiti, in stato di libertà, altri 6 minorenni ritenuti responsabili per i medesimi fatti.

Tali provvedimenti rientrano nella più ampia indagine denominata “Q.B.R. 2”, condotta da questa Squadra Mobile, che ha già portato all’esecuzione, in data 17 marzo 2023, di altre 5 misure cautelari nei confronti di ragazzi maggiorenni, emesse dal GIP del Tribunale di Verona, per episodi delittuosi commessi a Verona da agosto 2021 a settembre 2022.

L’attività investigativa ha accertato che per uno dei minorenni sottoposto al collocamento presso una comunità viene riconosciuta l’appartenenza all’associazione per delinquere insieme ai predetti maggiorenni.

Baby gang di minorenni semina il panico a Verona

Gli altri giovani, invece, vengono considerati concorrenti nei reati suelencati, mancando l’esistenza di uno stabile vincolo associativo. Le indagini hanno accertato che i giovani indagati agivano insieme per commettere rapine e furti di catenine d’oro, portafogli, orologi, smartphone e biciclette ai danni sia di coetanei che di turisti.

La banda giovanile era solita porre in essere un vero e proprio pestaggio delle vittime, a volte anche riprendendolo con gli smartphone e successivamente postandolo sui social.

La predetta indagine permetteva di individuare negli indagati gli autori di 3 episodi di furto aggravato, una rapina aggravata, 4 ricettazioni e di una significativa attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella medesima operazione sono stati denunciati a piede libero altri 6 minorenni per gli gli stessi reati.

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