Violenza, minacce e resistenza: un arresto sul lago di Garda
Arrestato un arilicense classe 1965 nella zona del bar Bivio a Peschiera del Garda.
(nella foto la pattuglia è stata fotografata davanti al Beato Andrea, a qualche centinaio di metri dal luogo dove è avvenuto l'arresto)
Violenza, minacce e resistenza: un arresto sul lago di Garda. Arrestato un arilicense classe 1965 nella zona del bar Bivio a Peschiera del Garda.
Un furgone noto in via Mantova
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Peschiera del Garda hanno tratto in questi giorni hanno arrestato P. S., arilicense, classe ’65 per violenza, minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale. In particolare, nel corso di un servizio perlustrativo finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati, una pattuglia del Nucleo Operativo Radiomobile ha notato che all’esterno del bar “Bivio”, sito in via Mantova a Peschiera del Garda, si trovava parcheggiato un furgone Renault Trafic che la sera precedente era stato fermato dai Carabinieri in quanto il conducente, identificato in P. S., aveva provocato un sinistro stradale mentre si trovava in evidente stato di ubriachezza.
Accertamenti
I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che il veicolo era di proprietà della convivente M. M., pertanto i militari, dovendo procedere al sequestro del mezzo, sono entrati all’interno del locale per invitare la donna ad uscire al fine di eseguire il citato provvedimento. All’interno del locale era presente anche il convivente, P. S., in evidente stato d’ebrezza alcoolica che, appreso del sequestro del mezzo, ha iniziato a urlare dicendo testualmente "Che cosa volete non potete sequestrare nulla! Io chiamo il mio avvocato, e adesso vado via!”. A quel punto ha preso le chiavi del furgone che aveva in mano la convivente e ha cercato di salire sul mezzo ma è stato prontamente fermato da uno dei due militari. Dopo questo P.S. ha iniziato a spintonare violentemente il carabiniere ma, grazie anche all’intervento immediato del collega, è stato bloccato e ammanettato.
L'arresto e la direttissima
L'uomo, con non poca fatica, è stato caricato sull’Autoradio per essere condotto in caserma e, anche durante il trasporto in sede, ha continuato a minacciare gli operanti. Per questa condotta P. S. è stato quindi dichiarato in arresto per violazione degli articoli 336 e 337 del c.p., ovvero minaccia, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. Terminate le formalità di rito, nel corso delle quali sono continuate minacce e offese agli operanti, l’arrestato è stato tradotto al proprio domicilio. Questa mattina, a seguito di giudizio direttissimo al Tribunale di Verona, l’arresto è stato convalidato e P. S. è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.