Se ne stimano quasi 3,8 milioni venduti in tutto il territorio scaligero
Il terzo rapporto sul lavoro accessorio (quello che si paga con i voucher) stilato dal servizio politiche del lavoro della Uil sottolinea come la provincia di Verona è al sesto posto a livello nazionale per voucher venduti (se ne stimano quasi 3,8 milioni in tutto il territorio scaligero).
A livello regionale è la provincia veneta dove se ne fa il maggior uso, anche se le altre province, come Venezia, Padova, Treviso e Vicenza, occupano dall’ottava all’undicesima posizione In Italia.
In termini assoluti il Veneto è la seconda regione italiana per voucher venduti, preceduta solo dalla Lombardia. L’aumento del loro utilizzo nell’ultimo anno è stato del 21,8% nel Veneto e del 26,3% in Italia, dove nel 2016 se ne sono contati più di 145 milioni.
«I voucher sono la punta di un iceberg ben più grande – sottolinea Guglielmo Loy, segretario Uil – l’economia dei lavoretti viaggia con altre velocità e sta, sempre più, caratterizzando parte importante della nostra economia. È li, in particolare, che si dovrebbe porre attenzione: il vasto mondo che sta nel mezzo tra il lavoro autonomo (vero) e quello subordinato, caratterizzato da lavori senza regole, con retribuzioni unilateralmente decise dal datore di lavoro e tutele sociali quasi nulle».