Emergenza Covid-19

Zaia: "Inutile negarlo, siamo nel mezzo della 'Fase 2', tutto dipende dai nostri comportamenti"

La ripartenza, in parte, sta già avvenendo: alcune aziende stanno continuando a lavorare perché così prevede il loro codice Adeco, altre invece hanno riaperto in virtù del silenzio-assenso delle prefetture

Zaia: "Inutile negarlo, siamo nel mezzo della 'Fase 2', tutto dipende dai nostri comportamenti"
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Si pensa a come mettere in sicurezza i lavoratori delle aziende: la fase 2 è nel pieno.

E' iniziata la "Fase 2"

Durante il consueto punto stampa di Luca Zaia nella giornata di oggi, mercoledì 15 aprile 2020, non è stato lasciato alcun spazio all'eventuale dubbio sull'inizio della nota "Fase 2". A tal proposito infatti il presidente della Regione Veneto ha affermato:

"Io penso che ormai sia innegabile che ci sia una direzione, perché i dati ce lo dicono, non bisogna abbassare la guardia, chiedo il rispetto delle regole, vi ricordo che abbiamo messo delle misure restrittive, siamo in riduzione rispetto al dpcm basta vedere che i supermercati sono chiusi nei giorni festivi. E' innegabile siamo nella 'Fase 2', ci siamo in pieno, la ripartenza sta in parte già avvenendo in virtù del fatto che ci sono delle aziende che stanno partendo, tutto però dipende dai nostri comportamenti".

E' infatti un dato tangibile il fatto che alcune aziende stanno continuando a lavorare perché così prevede il loro codice Adeco, altre invece hanno riaperto in virtù del silenzio-assenso delle prefetture. Nel piano di ripartenza si è cercato di mettere in sicurezza tutte le attività che riguardano gli operatori: la parte tecnica per la Regione è chiusa e, in qualche giorno, questo piano diventerà una buona base di partenza che verrà notificata al Governo. La mascherina sarà la condizione sine qua non per andare avanti nei prossimi mesi e convivere con il virus, “fin quando non si chiuderà questa partita”.

Il test rapido per le aziende

Il tema della patente di immunità è ancora in sospeso ma il test rapido è una possibilità e si sta cercando di validarlo direttamente dal Governo. Attualmente, viene usato come forma di screen e, qualora venisse avvalorato da un protocollo governativo, sarebbe un ottimo aiuto per le aziende. Il problema è che non ci sono gli strumenti per fare tamponi a tappeto: bisogna dare la priorità al personale ospedaliero, ai contagiati, ai sintomatici e ai loro contatti.

Il piano di ripartenza

La dottoressa Russo, capo dipartimento per la Prevenzione del Veneto, ha depositato un piano di ripartenza in unità di crisi. Questo piano sarà il riferimento per i rapporti da avere con le imprese: se non cambia la legge, tutto passa dal personale Spisal che si deve accertare che le normative vengano rispettate. Il piano verrà poi notificato al Governo, anche come supporto per le altre regioni. Questo programma potrebbe essere approvato da subito, dopo l’accettazione, nelle aziende già aperte.

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