Ossario di Custoza aprono i nuovi spazi espositivi

Da domani, sabato 21 aprile, il sacrario come non l'avete mai visto.

Ossario di Custoza aprono i nuovi spazi espositivi
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L'Ossario di Custoza cambia volto, con l'apertura dei nuovi spazi espositivi a partire da domani, sabato 21 aprile.

Prosegue il progetto di valorizzazione del'Ossario di Custoza

Da sabato 21 aprile (orari estivi mattino 9.30 – 12.30 e pomeriggio 15.30 –18.30; chiuso lunedì tutto il giorno e il martedì mattina), i visitatori avranno il privilegio di vedere l’Ossario di Custoza in veste rinnovata, con diverse ispirazioni per la visita: l’Ossario come non lo avete mai visto, per portare a casa una nuova emozione della memoria. Nell’ottica in futuro di creare un “nuovo nucleo museale”, è stata approntata la realizzazione di alcune sale espositive multimediali, nella ex-casa del custode, che permetteranno di guardare l’Ossario con nuovi occhi e mezzi innovativi, consentendo l’agevole accesso a tutti i visitatori.

Ossario di Custoza aprono i nuovi spazi espositivi
Un dettaglio del nuovo allestimento

Le novità nel dettaglio

1) Al piano terra, nella sala di sinistra, il visitatore sarà virtualmente accolto da alcuni protagonisti della battaglia del 24 giugno 1866, con i racconti dello scrittore Edmondo De Amicis, del generale Giuseppe Govone e dell’ufficiale austriaco Karl Möring, in un suggestivo viaggio olografico.

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Uno degli schermi inseriti nel percorso

2) Allo stesso piano la stanza di destra, sarà la multimediale “SALA DELLEBATTAGLIE”, sul cui pavimento verranno proiettati gli schieramenti strategici degli eserciti durante le varie fasi di battaglia.

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Una delle mappe che ricostruiscono gli schieramenti

3) Salendo al 1° piano a sinistra troveremo la “STANZA DELL’OSSARIO” con la riproduzione del Mausoleo in scala ridotta, per scrutare uno spaccato della struttura. Ci saranno anche 2 postazioni multimediali in cui il parroco “iniziatore ed anima dell’Ossario” Don Gaetano Pivatelli e l’intellettuale Camillo Boito ripercorreranno i numerosi passi che hanno portato all’edificazione del monumento.

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Le scale che portano ai nuovi spazi

4) Stanza destra 1° piano: sarà uno spazio utile alle “esposizioni temporanee”, con idonee strutture ed impianti per usi polifunzionali a diversi allestimenti. Un altro aspetto preponderante è la valorizzazione turistica dell’Ossario, senza la quale questo bel sito non potrebbe avere la giusta e più rilevante visibilità che merita. Grazie ad una convenzione stipulata a novembre 2017 tra il Comune e il F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano), il mausoleo di Custoza è accessibile ad un prezzo scontato per tutti i soci FAI, oltre ad apparire sul sito internet del F.A.I. , guadagnandosi in tal modo una rilevanza a diffusione nazionale. Inoltre la delegazioneFAI di Verona ha voluto inserire l’Ossario tra i 2 “PUNTI FAI” presenti nella provincia di Verona (info Point per aderire al Fai e per avere notizie e informazioni sugli eventi daesso organizzati). Per maggiori dettagli si possono visitare i siti del sacrario e del fondo ambiente. Un altro motivo di orgoglio è la recente sinergia con il Ministero della Difesa, grazie alla quale l’Ossario di Custoza è annoverato ufficialmente tra i Sacrari di interesse nazionale.

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L'ossario dall'alto

L'impegno per lo sviluppo del monumento

Da anni l’Amministrazione comunale di Sommacampagna sostiene il permanente e sempre maggiore sviluppo del complesso monumentale dell’Ossario di Custoza, il Sacrario che sulle colline moreniche custodisce i resti, le memorie e la storia dei caduti delle 1^ e 3^ Guerre di Indipendenza del Risorgimento Italiano. Un luogo importante e conosciuto anche all’estero per le tristi vicende belliche che vi hanno avuto luogo. Ma anche un emblema transnazionale che rende la piccola ma preziosa Custoza non più terra delle guerre, bensì simbolo europeo di pace tra i popoli. Come noto, il mausoleo è di proprietà della Provincia di Verona, ma gestito operativamente già dal 2010 dal Comune di Sommacampagna, ora con l’ausilio della locale Cooperativa Sociale I Piosi. Va inoltre ricordato che la Provincia di Verona ha proposto al Comune la cessione dell’area monumentale, con l’obiettivo per l’ente locale più prossimo di proseguire la fattiva azione politica a beneficio di questo importante sito storico. Da pochi mesi il sito è entrato nell’elenco dei Sacrari militari tutelati dal Ministero della Difesa, che contribuirà in parte anche ai costi di gestione. Dopo un restauro risalente al 2011, eseguito per il 150° dell’Unità d’Italia, dal 2015 l’Amministrazione ha avviato un’ulteriore e concreta valorizzazione del sito, accogliendo una proposta di riorganizzazione di lungo termine dello storico Carlo Saletti, affidandosi poi al creativo Roberto Solieri per progettare la nuova disposizione tematica degli spazi. Questa operazione, per le azioni finora realizzate, è stata finanziata dal Comune di Sommacampagna e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. In sintesi: gli interventi più recenti hanno dato una diversa sistemazione al “nucleo storico museale” (cripta, cappella di Don Pivatelli, sala in torretta), rendendolo più fedele all’originale allestimento che fu fatto dal Conte Carlo Gazola, per il recupero della filologia museografica che comprenda a tutto tondo la giusta collocazione dei resti umani, dei reperti storici e degli oggetti “della memoria”, così come nelle iniziali intenzioni del Comitato promotore dell’Ossario. Anche la cappella, con la sua “mensa d’altare di forma semplice”, è stata riportata alla condizione originaria di luogo di raccoglimento attorno alle lapidi recanti i nomi degli italiani ed austriaci caduti sui campi di battaglia.

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