Concerto di Capodanno al Teatro Filarmonico

La seconda parte del concerto, in attesa della Mezzanotte che aprirà il 2020, è dedicata ai brindisi operistici

Concerto di Capodanno al Teatro Filarmonico
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Concerto di Capodanno al Teatro Filarmonico.

Concerto di Capodanno al Teatro Filarmonico

Nella serata di martedì 31 dicembre 2019 alle 21. 45 l’Orchestra e il Coro dell’Arena invitano il pubblico veronese ad una speciale e raffinata veglia di San Silvestro nel segno della grande musica italiana. Il programma del Concerto di Capodanno diretto dal maestro Francesco Ommassini - e presentato da Davide da Como - conclude idealmente il Viaggio in Italia nel tempo e negli stili che ha animato l’autunno del Teatro Filarmonico: la prima parte del concerto comprende la rara Messa di Gloria di Puccini con i giovani e affermati solisti Masiero, Abete e Montresor, cui seguono le più celebri scene di brindisi dell’Opera da Verdi a Mascagni.

Puccini, il vero protagonista

Puccini è protagonista del mese di dicembre al Teatro Filarmonico, come punto d’arrivo ideale del Viaggio in Italia nel tempo e negli stili che lungo l’autunno ha condotto il pubblico attraverso i più rilevanti lavori dei grandi compositori italiani dalla fine del Settecento in poi. Dopo Madama Butterfly viene infatti eseguita una rarità nella produzione del grande lucchese, la giovanile Messa di Gloria per soli, coro e orchestra, scritta tra il 1878 e il 1880, prima di affrontare la produzione operistica, e mai data alle stampe sino alla metà del secolo scorso. Alcune idee melodiche fungeranno infatti da spunto per i capolavori giovanili di Puccini sino a Manon Lescaut, tuttavia il lavoro è rigorosamente fedele alla liturgia e al contrappunto classico, come richiesto all’esame di diploma dell’Istituto Pacini di Lucca per cui fu composta. Ad oggi sono ancora poche le occasioni per ascoltare quest’opera giovanile ma di assoluto valore, che Fondazione Arena propone con i propri complessi artistici, la direzione del maestro veneziano Francesco Ommassini e la partecipazione dei solisti Daria Masiero (soprano), Raffaele Abete (tenore) e Gianfranco Montresor (baritono) recentemente impegnati nell’applauditissima Madama Butterfly.

La seconda parte del concerto

La seconda parte del concerto, in attesa della Mezzanotte che aprirà il 2020, è dedicata ai brindisi operistici più e meno noti. Si parte col giovanile Ernani di Giuseppe Verdi (1844), quindi con la gioiosa festa della domenica di Pasqua che apre il Primo atto di Mefistofele (1868-‘75) di Arrigo Boito, per proseguire con altre due celebri scene verdiane, a tema diabolico e scapigliato: la prima è guidata da Lady Macbeth per Macbeth (1847-’65) e l’altra da Jago in Otello (1887). Del 1890 è Cavalleria rusticana, nuovo titolo inaugurale del 98° Arena di Verona Opera Festival 2020 insieme a Pagliacci: dall’opera di Mascagni è tratto il Brindisi condotto dal tenore Turiddu, seguita da un’altra gloriosa pagina dello stesso autore livornese: con l’Inno del Sole che apre Iris (1898) Fondazione Arena di Verona augura al suo pubblico un luminoso anno nuovo. (trovo un po' lunghetta questa frase, si potrebbe dividerla)

Come da tradizione, il concerto si concluderà con il tradizionale brindisi offerto al pubblico da Fondazione Arena in collaborazione con Vini Sartori.

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